Il filo dell’arte - volume C

L arte nel Mondo: Giappone IL GIAPPONE E NOI Nel 1853 la flotta americana costringe il Giappone ad aprire le proprie frontiere all Occidente. Per due secoli, infatti, l imperatore giapponese aveva vietato i contatti con gli altri Stati, proibendo i commerci, gli scambi di informazioni e l espatrio, oltreché l ingresso di stranieri nel Paese. Gli artisti occidentali rimangono impressionati dall arte giapponese, al punto che in Europa si sviluppa un fenomeno culturale chiamato giapponismo . Vincent van Gogh, Oiran, 1887, olio su tela. Amsterdam, Van Gogh Museum. Vincent van Gogh, Pére Tanguy, 1887, olio su tela. Parigi, Musée Rodin. L influenza dell arte giapponese sull innovativa pittura di Vincent van Gogh è testimoniata da questo dipinto. Il richiamo al Giappone si può notare nelle linee che disegnano i contorni della donna facendola sembrare piatta, senza profondità, proprio come avviene nelle stampe giapponesi. Anche lo sfondo è di ispirazione orientale, con i fiori stampati in modo stilizzato, così da annullare il senso dello spazio. In questo dipinto non solo il mercante Pére Tanguy, amico di Van Gogh, è ritratto davanti a una parete coperta di stampe giapponesi, ma l intera composizione è ispirata ai principi dell arte nipponica. Il dipinto infatti sembra quasi diviso in tre colonne, che conferiscono all immagine un orientamento verticale, tipico della cultura giapponese. La linea di contorno dell uomo, inoltre, è molto forte e rende la figura poco tridimensionale, come in genere accade nelle raffigurazioni artistiche del Giappone. Inoltre, l immagine che Van Gogh inserisce nel ritratto di Pére Tanguy è la riproduzione di una stampa di Keisai Eisen, un artista giapponese. Vincent van Gogh, La berceuse, 1889, olio su tela. New York, Metropolitan Museum. 74

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