Il filo dell’arte - volume C

I beni culturali L ERMITAGE DI SAN PIETROBURGO Il museo dell Ermitage di San Pietroburgo in origine faceva parte del Palazzo d Inverno, residenza degli zar: venne progettato dall architetto italiano Bartolomeo Rastrelli fra il 1754 e il 1764, con centinaia di magnifiche sale, enormi lampadari di cristallo, marmi, statue e stucchi. Nel 1837 fu semidistrutto da un incendio. Restaurato fedelmente e ampliato con un nuovo edificio che ospitava parte della collezione imperiale, il Nuovo Ermitage divenne nel 1852 il primo museo pubblico della città. Inizialmente l accesso era consentito soltanto a poche persone: la collezione veniva considerata ancora proprietà privata. Fu nel 1917, dopo la Rivoluzione, che il museo si aprì a tutti diventando pubblico. L Ermitage contiene più di tre milioni di opere. Si deve soprattutto a Caterina la Grande la raccolta di questo enorme numero di pezzi: estese relazioni e grande disponibilità di denaro le permisero di assicurarsi, tramite una fitta rete di agenti ed esperti, le migliori opere presenti sul mercato della seconda metà del Sette- cento. Si tratta soprattutto di dipinti italiani, olandesi e francesi. La collezione crebbe costantemente nel corso dell Ottocento e oggi presenta importanti sezioni dall antichità classica al XX secolo, con spazi dedicati all arte russa, all artigianato e alla cultura dell Est europeo. IL METROPOLITAN DI NEW YORK Il Metropolitan Museum of Art di New York è il più grande museo d arte dell America del Nord e uno dei maggiori al mondo. Vi sono custodite oltre due milioni di opere, che ripercorrono la storia e la cultura delle civiltà dalla preistoria ai nostri giorni, provenienti da ogni parte del pianeta e suddivise in diciassette dipartimenti. Il vanto maggiore del museo è costituito dalla sezione che documenta lo svolgersi dell arte in Francia, dal Romanticismo agli esordi delle prime avanguardie, passando per l Impressionismo e tutti i suoi sviluppi. 58 Questa grande istituzione è sorta nel 1870 per iniziativa di alcuni appassionati d arte, artisti e filantropi, desiderosi di creare un museo all altezza di quelli europei. Sono moltissimi i pezzi provenienti da collezioni private confluiti al Metropolitan come donazioni e lasciti. I privati sono importantissimi anche per il mantenimento del museo, che dipende dalla città di New York per la sede e alcuni contributi, ma vive in gran parte del sostegno degli sponsor e delle attività economiche legate alle pubblicazioni e alle vendite del negozio interno.

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