Verso le competenze

VERIFICA

 Conoscere i tempi e gli spazi

1. Completa la linea del tempo, inserendo le lettere corrispondenti agli avvenimenti indicati. Quindi evidenzia sulla carta le regioni appartenenti all’impero romano d’Occidente e quelle dell’impero romano d’Oriente.



a. Crollo dell’impero romano d’Occidente.

b. Emanazione dell’editto imperiale che proclamò la libertà di culto per tutte le religioni.

c. Trasferimento della capitale imperiale da Roma a Bisanzio.

d. Vittoria delle truppe imperiali, guidate da Ezio, contro gli Unni.

e. Vittoria dei Visigoti contro le truppe imperiali di Valente.

f. Suddivisione dell’impero in quattro prefetture.

g. Divisione dell’impero tra Oriente e Occidente.

h. Vittoria di Costantino contro il rivale Massenzio nella battaglia di Ponte Milvio.

i. Concilio di Nicea promosso da Costantino contro l’eresia ariana.


 Conoscere il lessico specifico

2. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.


a.  La tetrarchìa era un sistema di suddivisione del potere imperiale in quattro prefetture, ideato da Diocleziano.

  •      V        

b. L’inflazione è un fenomeno economico, che indica la diminuzione del valore delle monete.

  •      V        

c. Il sistema della precettazione consentiva agli abitanti dell’impero di poter scegliere liberamente il proprio mestiere.

  •      V        

d. I servi della gleba erano coloni legati per tutta la vita alla terra che coltivavano.

  •      V        

e. Le eresie erano dottrine religiose cristiane in contrasto con i dogmi professati dalla Chiesa ufficiale.

  •      V        

 Analizzare e classificare

3. Completa le seguenti affermazioni, segnando con una crocetta la conclusione corretta.


a. Diocleziano promosse una politica di crudele persecuzione contro i cristiani

  • perché era pagano.
  • perché temeva la loro forza politica.
  • per confiscare i loro beni.


b. L’ereditarietà dei mestieri e la precettazione favorirono la trasformazione dei coloni

  • in piccoli proprietari terrieri.
  • in servi della gleba.
  • in latifondisti.


c. La libertà di culto prevista con l’emanazione dell’editto di Milano fu promossa da Costantino

  • perché era un seguace dei culti solari.
  • per garantirsi l’appoggio dei pagani.
  • per ottenere il sostegno dei cristiani.


d. Costantino e Teodosio promossero rispettivamente i concili di Nicea e di Costantinopoli

  • per favorire i cristiani.
  • per consolidare il proprio potere.
  • per mostrare la loro tolleranza religiosa.

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 Mettere a confronto

4. Completa la tabella, confrontando le caratteristiche dell’impero romano nei seguenti periodi.


Caratteristiche Impero di Diocleziano Impero di Costantino Impero di Teodosio I
a. Principali riforme  
 
 
 
 
 
b. Atteggiamento nei confronti dei cristiani  
 
 
 
 
 

 Ricostruire cause e conseguenze

5. Collega con una freccia ogni fenomeno alla causa e alla conseguenza corrispondente.


Cause
Fenomeni
Conseguenze
Pressione degli Unni 
INSTAURAZIONE DI UN POTERE ASSOLUTO
Spostamento della capitale
Necessità di consolidare l’impero
MIGRAZIONI DEI POPOLI GERMANICI
Squilibrio finanziario tra regioni orientali e occidentali
Crisi economica in Occidente
DIVISIONE DELL’IMPERO
Divinizzazione della figura dell’imperatore
Fragilità dei confini imperiali
DIPENDENZA COMMERCIALE DALL’IMPERO D’ORIENTE
Crollo dell’impero romano d’Occidente

VERSO IL COMPITO DI REALTÀ

Leggi il seguente testo dello storico romano Ammiano Marcellino, vissuto nel IV secolo, che elogia la correttezza di Giuliano nell’epoca in cui era Cesare di Costanzo II nelle Gallie, poi rispondi alle domande.


Quel saggio comandante, considerando i pericoli della guerra1, era oppresso da gravi preoccupazioni.
E mentre riteneva di poter alleviare i danni calamitosi subiti dai possessori di terre, approfittando della tregua, sia pur breve e piena di affanni, mise ordine al sistema tributario. Poiché il prefetto del pretorio Fiorenzo, dopo aver esaminato, com’egli sosteneva, tutta la questione, dichiarava di far fronte mediante requisizioni al deficit del testatico2, il Cesare3, ben conoscendo siffatti sistemi, affermava di preferire la morte anziché permettere una simile misura. Infatti sapeva che le insanabili ferite, causate da queste previdenze o, per usare un termine più esatto, rovine, avevano spesso ridotto all’estrema miseria le province. […] Siccome il prefetto del pretorio per questo motivo protestava di non poter tollerare che lo si credesse improvvisamente non degno di stima dopo che l’Augusto4 l’aveva investito della più elevata autorità, Giuliano lo calmava con modi pacati, dimostrandogli con calcoli precisi e corrispondenti alla realtà che la somma ricavata dal testatico non solo era sufficiente, ma anzi era sovrabbondante per apprestare le necessarie vettovaglie. […] Poiché l’imperatore l’ammonì, con una lettera scritta dopo un rapporto del prefetto, a non procedere tanto scrupolosamente […] rispose che bisognava ringraziare il cielo se i provinciali, dopo le devastazioni subite, pagavano almeno le solite imposte e aggiunse che non si doveva parlare di aumenti che nessun supplizio avrebbe potuto strappare a una gente ridotta all’estrema miseria. In tal modo sia allora che successivamente fu merito della fermezza d’un solo animo se nessuno tentò di estorcere ai Galli alcunché oltre ai normali tributi.


Ammiano Marcellino, Le Storie, XVII, 3, trad. di A. Selem, UTET, Torino 1965.


1 Si riferisce alla guerra contro i Franchi e gli Alemanni.
2 Il testatico era un’imposta che gravava sulle persone.
3 Cioè Giuliano.
4 Cioè Costanzo II.


a. Quale aspetto emerge della figura di Giuliano da questo testo? 

b. Come era considerato invece dai cristiani e per quali motivi?

c. Quali erano le radici culturali di Giuliano e quali influenze esercitarono sulle sue scelte?

Il nuovo Storia&Geo - volume 2
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Da Roma imperiale all’anno Mille