5.3 LE NUOVE RELIGIONI DELL’IMPERO

Laboratorio DELLE FONTI 

LE IMMAGINI

I cristiani nei loro luoghi di culto e sepoltura

I cristiani seppellivano i loro defunti in cimiteri sotterranei, le catacombe. Formate da strette gallerie, le catacombe erano disposte su vari piani, collegati tra loro da scale, e potevano raggiungere i 25 metri di profondità. La luce e l’aria erano assicurate da alcune condutture che arrivavano alla superficie.
Lungo le pareti erano scavati i loculi, piccole nicchie che servivano da tombe. Sulle lastre che chiudevano i loculi venivano incisi i simboli della religione cristiana: il “buon pastore” (cioè Cristo) che guida le anime dei fedeli; il paniere, che ricorda il miracolo di Gesù della moltiplicazione dei pani e dei pesci; l’ancora, emblema della salvezza dell’anima; la colomba, simbolo dello Spirito Santo. Frequente era anche la raffigurazione del pesce: le lettere del termine greco ichthýs (che significa appunto “pesce”) costituivano infatti le iniziali delle parole che componevano la frase Iesoûs Christós Theoû Yiós Sotér, “Gesù Cristo, figlio di Dio, Salvatore”.

Catacombe e basiliche

II-V secolo d.C. 

Ipogeo di via Latina, Roma (immagine 1);
catacombe di Priscilla, Roma (immagine 2);
basilica di Costantino, Treviri (immagine 3).

LE BASILICHE

Dopo la fine delle persecuzioni, non essendo più costretti a nascondersi nelle case private per celebrare le loro cerimonie, i cristiani poterono riunirsi in luoghi aperti al pubblico. L’ampia diffusione del cristianesimo, che nel IV secolo d.C. contava ormai un numero considerevole di fedeli, soprattutto nelle città, richiese la costruzione di grandi luoghi di culto.
Essi furono chiamati “basiliche”, come gli antichi tribunali romani di cui riprendevano la struttura architettonica. Questo tipo di edificio ebbe origine nei regni ellenistici (basiliché era chiamata la sala di rappresentanza dei sovrani alessandrini, in greco basilêis) e si diffuse a Roma fin dall’età repubblicana. Era composto da un’ampia navata centrale, corredata di colonne e rialzata rispetto a quelle laterali; nella sua parte superiore si aprivano grandi finestre. Molte basiliche furono realizzate riutilizzando elementi architettonici appartenenti a precedenti costruzioni romane: ancora oggi è possibile vedere colonne o capitelli di stile e provenienza diversa all’interno di basiliche di epoca paleocristiana. Questa consuetudine era motivata dalla necessità di contenere le spese per la realizzazione degli edifici, recuperando materiali dai monumenti pagani, ma esprime anche un implicito apprezzamento dei primi cristiani per l’arte greco-romana.



Una ricostruzione della basilica di San Pietro.

1 Abside 

2 Transetto 

3 Nartece 

4 Quadriportico 

5 Navate

  • Quale elemento dell’immagine 2 testimonia la diffusione della fede cristiana? Perché?
  • Nell’immagine 3, quale simbolo in particolare rimanda alla fede cristiana?
  • Dove è possibile trovare i primi simboli cristiani?

Il nuovo Storia&Geo - volume 2
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Da Roma imperiale all’anno Mille