I concetti chiave
- La diffusione delle religioni provenienti dall’Oriente
- La nascita e la diffusione del cristianesimo
- La persecuzione dei primi cristiani
Nei territori annessi in seguito alle guerre di conquista, i Romani avevano sempre mantenuto un atteggiamento di tolleranza nei confronti delle tradizioni e dei costumi locali. Di conseguenza, fin dall’epoca repubblicana le religioni con cui erano venuti in contatto si erano diffuse anche tra la popolazione romana, dando luogo a una contaminazione tra culture diverse (sincretismo religioso).
I Romani, infatti, non solo tolleravano che le popolazioni sottomesse venerassero le loro divinità, ma in alcuni casi innestarono addirittura queste nuove fedi all’interno dei loro culti ufficiali. La tolleranza si mutava però in durissima repressione nei confronti dei culti che risultavano in contrasto con le leggi statali o che minacciavano le autorità politiche, come era successo con i Baccanali, banditi da un apposito senatoconsulto nel 186 a.C.
La diffusione di religioni di origine orientale si intensificò a partire dal II secolo d.C., in concomitanza con la crisi politica, sociale ed economica che colpì l’impero romano (► CARTA).
I sentimenti di insicurezza e di angoscia per il futuro provocati dall’instabilità politica, le minacce dei popoli germanici che premevano ai confini delle province, la povertà causata dalla crisi economica spinsero masse sempre più consistenti ad allontanarsi dalla religione tradizionale romana, che aveva un carattere pubblico e politico, e a cercare conforto in un rapporto più intimo con la divinità.
Le aspettative di chi sceglieva un culto diverso riguardavano soprattutto la speranza di un’esistenza migliore dopo la morte. A differenza dei culti greci e romani, che davano valore alla vita terrena e avevano una visione pessimistica dell’oltretomba, le religioni orientali erano in grado di rispondere a questo anelito spirituale, perché promettevano la salvezza dell’anima dopo la morte del corpo e la possibilità di riscattarsi dalle sofferenze nell’aldilà.
La contaminazione culturale e religiosa nell’impero fu favorita dall’unificazione amministrativa delle province e dall’estensione della cittadinanza, che rese più rapida ed efficace la circolazione delle idee. Si diffusero così, in ampi territori, alcuni culti di origine orientale:
Il nuovo Storia&Geo - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille