Verso le competenze

verifica

▶ Conoscere i tempi e gli spazi

1. Evidenzia nel planisfero con tre colori diversi i Paesi che facevano parte, secondo la classificazione di Alfred Sauvy, del Primo, del Secondo e del Terzo mondo.

▶ Conoscere il lessico specifico

2. Associa ogni termine alla sua definizione, inserendo la lettera nel quadratino corrispondente.

  • Brics
  • Isu
  • Decrescita felice
  • Neocolonialismo

a. Diminuzione della produzione e del consumo di risorse in una società o in un Paese, che avviene volontariamente per ridurre la propria impronta ecologica, senza provocare un calo nel benessere della popolazione.

b. Gruppo formato da alcuni Paesi del mondo caratterizzati da economie emergenti e in grande sviluppo.

c. Forma di dominazione e sfruttamento economico esercitato dalle grandi potenze industriali nei confronti dei Paesi in via di sviluppo.

d. Indicatore statistico che misura il grado di sviluppo della popolazione di un Paese, calcolato in base al reddito, allo stato di salute e al grado di istruzione medi.

▶ Mettere a confronto

3. Inserisci i fenomeni elencati sotto nella colonna corrispondente al tipo di Paese a cui si adattano di più.


 manodopera altamente specializzata  Isu medio-basso  ex Paesi colonizzatori  Isu elevato  manodopera non specializzata a basso costo  ex Paesi colonizzati  crescita economica elevata  crescita economica bassa o inesistente


Grandi potenze industriali
Economie emergenti
 
 
 
 
 
 
 
 

▶ Stabilire relazioni

4. Utilizza i concetti elencati per realizzare una mappa concettuale che illustri le premesse e le conseguenze dello sviluppo industriale.


aumento del consumo di risorse aumento del benessere della popolazione manodopera a basso costo sviluppo industriale danni ambientali abbondanza di materie prime

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▶ Interpretare grafici e carte

5. Osserva il grafico e rispondi alle domande.


a. Secondo te, quale modello di sviluppo economico citato in questo tema è rappresentato in questo grafico?

b. Osserva la scala temporale (rappresentata nell’ascissa): a quali Stati del mondo si può applicare questo specifico modello di sviluppo?

c. Esistono nel mondo Stati in cui il decollo economico è avvenuto più tardi rispetto a quanto indicato nel grafico? Fai qualche esempio.

verso il compito di realtà

Scrivi un testo di circa 20 righe elencando i principali fronti su cui l’Onu e le altre organizzazioni internazionali sono impegnate per favorire lo sviluppo umano nel mondo. Cerca poi sul sito Internet dell’Onu quali obiettivi di sviluppo sono stati attualmente raggiunti e su quali invece si sta ancora lavorando.

I saperi fondamentali

La divisione tra Paesi è stata espressa in vari modi: Primo, Secondo e Terzo Mondo; Nord e Sud del mondo; Paesi avanzati e Paesi in via di sviluppo o emergenti. Oggi per indicare il grado di sviluppo di un Paese si calcola il suo Indice di sviluppo umano (Isu).

I Paesi attualmente più avanzati sono stati i primi a vivere una straordinaria espansione economica, in coincidenza con la rivoluzione industriale. Le potenze europee avevano poi già stabilito il loro dominio politico ed economico su vaste aree del mondo durante l’era del colonialismo. Alcune teorie sostengono che i Paesi avanzati rallentino lo sviluppo degli altri Paesi tramite forme di sfruttamento economico, il cosiddetto neocolonialismo.

Mentre molti Paesi avanzati stanno soffrendo della grave crisi economica mondiale iniziata nel 2007 negli Stati Uniti, le economie dei grandi Paesi emergenti, soprattutto Cina e India, continuano la loro espansione, tanto che si parla già di loro, e degli altri Paesi del gruppo dei Brics come delle future potenze mondiali.

Da alcuni decenni varie organizzazioni internazionali sono impegnate a promuovere lo sviluppo umano nel mondo, in particolare l’Onu, che ha stabilito gli otto Obiettivi di sviluppo del Millennio. Se molto si è fatto per la povertà, la fame e le malattie, tanto rimane ancora da fare per ridurre le discriminazioni e favorire la sostenibilità ambientale.

Il divario tra Paesi avanzati e Paesi in via di sviluppo si manifesta anche nell’istruzione. Con la diffusione delle nuove tecnologie si è creato anche un nuovo divario digitale (digital divide) fra chi ha accesso a Internet e ai computer, e chi non lo ha.

Il nuovo Storia&Geo - volume 2
Il nuovo Storia&Geo - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille