9.5 - Il nodo cruciale dell’educazione

9 SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO

9.5 Il nodo cruciale dell’educazione

Uno dei principali obiettivi di sviluppo umano perseguiti dal­l’Onu e dalle altre organizzazioni internazionali è migliorare la qualità dell’educazione nei Paesi in via di sviluppo, assicurando a tutti i giovani la possibilità di ricevere un’istruzione, almeno di base. L’educazione potrebbe sembrare una preoccupazione secondaria in Paesi dove la popolazione soffre problemi gravissimi come la denutrizione o la mancanza di cure mediche, ma gli studiosi concordano sul fatto che un adeguato livello di istruzione della popolazione sia una delle condizioni fondamentali per lo sviluppo di un Paese.

Tra gli otto Obiettivi del Millennio nel campo dello sviluppo umano, l’Onu ha inserito l’impegno a garantire l’educazione primaria a tutti i bambini del mondo.

Divario educativo e accesso all’istruzione 

Come gli altri indicatori dello sviluppo umano, anche quelli relativi al livello dell’educazione evidenziano un grande divario tra i Paesi avanzati e quelli in via di sviluppo. Uno di questi indicatori è il tasso di alfabetizzazione, cioè la percentuale di individui di una popolazione che sanno leggere e scrivere. Una persona analfabeta di solito si trova in una condizione di grave inferiorità, in quanto non può ricevere nemmeno un’educazione di base ed è in grado di svolgere solo i lavori meno specializzati. Si stima che attualmente siano circa 770 milioni gli analfabeti nel mondo, concentrati soprattutto nell’Africa subsahariana e nell’Asia meridionale e orientale. Se nei Paesi avanzati l’alfabetizzazione sfiora il 100%, in alcuni Paesi arretrati, come per esempio il Mali, in Africa, il tasso di alfabetizzazione supera di poco il 30%.

Il dato sull’alfabetizzazione riflette anche la difficile condizione delle donne in alcuni Paesi e le discriminazioni cui sono soggette, come l’impossibilità di frequentare la scuola. In Afghanistan, per esempio, il tasso di alfabetizzazione totale della popolazione è del 38%, ma considerando il dato per sesso si scopre che il 48% degli uomini, contro appena il 12% delle donne, sa leggere e scrivere.

Altro dato da considerare è la speranza scolastica, cioè il numero medio di anni che un bambino nato in un Paese può aspettarsi di passare sui banchi di scuola. Se nei Paesi avanzati la maggior parte dei bambini e dei ragazzi frequenta la scuola per un periodo compreso tra i 15 e i 20 anni (in Italia la media è 16,3), cioè fino al diploma o alla laurea, nei Paesi in via di sviluppo molti non riescono neppure a completare l’istruzione primaria e frequentano la scuola solo per pochi anni (appena 2,5 in Somalia, 5,3 in Niger e 7,2 in Sudan).

Alfabetizzazione tecnologica e digital divide 

La nascita di nuove tecnologie e nuovi strumenti per l’informazione e la comunicazione, come i computer, i telefoni cellulari, gli smartphone, e la stessa rete Internet, ha introdotto un altro divario di sviluppo tra le popolazioni dei vari Paesi del mondo, e precisamente tra coloro che hanno accesso a queste tecnologie e dispositivi, e li sanno utilizzare, e quelli che invece non possono permetterseli o non sono in grado di usarli. Attualmente, per esempio, il 75% degli europei usa Internet con una certa regolarità, contro il 31% degli asiatici e solo il 16% degli africani. Diversi studi hanno dimostrato che la diffusione dell’accesso a Internet e della capacità di utilizzare apparecchi elettronici, la cosiddetta “alfabetizzazione tecnologica”, costituisce un forte impulso alla crescita economica e allo sviluppo. Per ridurre questo nuovo “divario digitale” (digital divide), organizzazioni umanitarie promuovono campagne educative per migliorare l’alfabetizzazione tecnologica nei Paesi in via di sviluppo.

Particolarmente efficace è l’attività dell’organizzazione no profit One Laptop per Child, che si occupa di progettare e costruire computer portatili a basso costo pensati per le esigenze educative dei bambini dei Paesi in via di sviluppo. Finora sono stati distribuiti quasi 3 milioni di computer a bambini in età scolare in tutto il mondo, soprattutto in Africa, Asia meridionale e America Latina.

GUIDA ALLO STUDIO

  • Che cosa misura il tasso di alfabetizzazione?
  • Quanti sono gli analfabeti nel mondo?
  • Che cosa si intende con l’espressione digital divide?

Il nuovo Storia&Geo - volume 2
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Da Roma imperiale all’anno Mille