Verso le competenze

VERIFICA

 Conoscere il contesto

1. Completa la mappa concettuale inserendo al posto giusto i passaggi mancanti elencati sotto.


 nascita di regni islamici indipendenti  espansione araba  predicazione di Maometto


 Conoscere il lessico specifico

2. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.


a. Gli sceicchi erano i sacerdoti della religione musulmana, predicata da Maometto nella penisola Arabica.

  •      V        

b. Gli sciiti erano gli oppositori di Alì che sostenevano la scelta del califfo per elezione.

  •      V        

c. Il termine jihad indica la guerra santa dei musulmani contro gli infedeli.

  •      V        

d. I califfi erano i successori di Maometto con funzioni di autorità politica e religiosa.

  •      V        

e. La riforma di Eraclio divise i territori dell’impero in temi, cioè in distretti militari, assegnati a guarnigioni di soldati.

  •      V        

f. Il termine iconoclastìa indica la propaganda musulmana a favore dell’idolatria.

  •      V        

 Mettere a confronto

3. Completa la tabella, indicando le caratteristiche degli imperi che si sono contesi la supremazia nel Vicino Oriente durante l’alto Medioevo.


Caratteristiche Impero
bizantino
Impero
persiano
Impero
islamico
a. Territori sottomessi   
 
 
 
 
 
 
 
 
b. Cause della decadenza   
 
 
 
 
 
 
 
 

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 Analizzare e classificare

4. Associa ogni fenomeno al contesto corretto, inserendo la lettera corrispondente nei quadratini. 

  • Impero di Michele III
  • Impero degli Abbasidi
  • Epoca di Maometto
  • Impero di Eraclio
  • Impero di Basilio II
  • Impero di Leone III

a. Sottomissione definitiva dei Bulgari da parte dei Bizantini.

b. Spostamento della capitale islamica a Baghdad.

c. Promulgazione della riforma tematica nell’impero bizantino.

d. Conversione degli Arabi alla religione islamica.

e. Promulgazione degli editti contro il culto delle immagini sacre.

f. Inizio dell’“età d’oro” dell’impero d’Oriente.

 Ricostruire cause e conseguenze

5. Completa le seguenti frasi, cancellando il termine errato tra i due proposti.


a. L’espansione territoriale islamica fu favorita anche dalla forza/debolezza degli avversari degli Arabi.

b. La dinastia degli Abbasidi, che rovesciò gli Omayyadi, era di origine persiana/bizantina.

c. La debolezza e la disgregazione dell’impero islamico favorì l’affermazione dei Turchi/Bulgari.

d. Per fronteggiare l’espansione dei latifondi l’imperatore Eraclio promosse la riforma iconoclastica/tematica.

e. La suddivisione dei territori bizantini in temi, oltre a rendere più efficiente l’esercito, ridusse/aumentò le entrate fiscali.

f. Tra le cause dell’iconoclastìa vi fu il desiderio dell’imperatore bizantino di contrastare/favorire la propaganda musulmana.

g. La lotta alle immagini sacre era anche un pretesto per confiscare ricchezze ai latifondisti/monasteri.

h. L’“età d’oro” dell’impero bizantino iniziò subito dopo la fine dell’impero arabo/iconoclastìa.

VERSO IL COMPITO DI REALTÀ

Leggi il seguente testo, tratto dall’opera di un celebre filosofo arabo vissuto tra il IX e il X secolo, che parla della guerra santa dei guerrieri musulmani. Osserva poi l’immagine e rispondi alle domande.


Quando il santo guerriero rischia la vita, non lo fa pensando che forse non morirà, ché sarebbe cosa sciocca, e neppure lo fa restando indifferente al fatto se vivrà o morirà, ché questo sarebbe temerarietà. Egli pensa piuttosto che c’è una possibilità di morire e una di sopravvivere, quindi non è ansioso di morire, né angosciato se il fato lo coglie, ma non rischia la vita pensando o supponendo che otterrà ciò che desidera senza pericolo. Rischierà la vita, piuttosto, sapendo che può perdere o non ottenere ciò che desidera se non si espone; penserà cioè che, agendo in un dato modo, otterrà quanto vuole, o che la gente della sua città lo otterrà senza dubbio, come conseguenza della sua azione, sia ch’egli muoia o che viva: in un caso egli condividerà quanto auspicato con gli altri, nel caso opposto lo otterranno gli altri, ed egli avrà la felicità per i suoi meriti e per il suo sacrificio. Quando l’uomo virtuoso muore, o viene ucciso, non lo si deve piangere, ma compiangere piuttosto la gente nella misura in cui egli era ad essi indispensabile, e ammirarlo per lo stato che ha raggiunto, secondo il grado della sua felicità.


al-Farabi, Fusul al-madani, aforisma 74-75, in Tolleranza e guerra santa nell’islam, Sansoni, Firenze 1974.


a. Quali ideali spingevano i guerrieri islamici a combattere?

b. Quali ricompense li attendevano secondo la religione islamica?

c. Qual era dunque l’atteggiamento con cui i guerrieri islamici affrontavano la morte?

Il nuovo Storia&Geo - volume 2
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Da Roma imperiale all’anno Mille