La fioritura della cultura islamica

8.1 GLI ARABI E LA CIVILTÀ ISLAMICA

La fioritura della cultura islamica

A partire dall’VIII secolo la straordinaria espansione territoriale garantì agli Arabi il quasi totale controllo dei commerci tra il Mediterraneo e l’Oriente. I traffici si svolgevano sia via mare, sia lungo le piste carovaniere, dotate di numerose stazioni di posta (i caravanserragli).
Lungo queste vie di comunicazione transitavano uomini e merci, ma si diffondevano anche, in entrambe le direzioni, innovazioni tecnologiche, nuove idee filosofiche e scientifiche e influenze religiose. Da un punto di vista culturale, la presenza degli Arabi in gran parte del bacino mediterraneo costituì un fondamentale tramite tra Oriente e Occidente. Fatto proprio e rielaborato in modo originale il patrimonio culturale acquisito nei contatti con l’Oriente persiano, indiano e cinese, gli Arabi diffusero nuove tecniche e conoscenze nei territori da loro sottomessi; il fenomeno fu tanto rilevante che per descriverlo gli storici hanno coniato la definizione di “rinascimento arabo”.

L’agricoltura e le città

L’influenza araba riguardò in primo luogo molti aspetti della vita materiale: l’economia, le innovazioni tecnologiche, le caratteristiche degli insediamenti urbani ( DOSSIER).
Gli Arabi favorirono lo sviluppo dell’agricoltura, diffondendo nuove e più efficaci tecniche di irrigazione mediante l’uso di canali e sistemi di sollevamento dell’acqua, modellati su quelli assai avanzati delle popolazioni mesopotamiche. Oltre a rendere coltivabili vasti territori improduttivi e a favorire dunque lo sviluppo economico di molte regioni, tali tecniche consentirono di creare nelle città occupate o di nuova fondazione lussureggianti parchi e giardini, anche in regioni aride o durante la stagione secca. Gli Arabi, inoltre, introdussero nell’area mediterranea la coltivazione di piante di origine orientale allora sconosciute in Europa, come lo zafferano, la canna da zucchero, gli agrumi, il riso e altri vegetali da cui si ricavavano pregiate essenze e profumi.
Conseguenza del dominio arabo fu anche la ripresa dell’urbanesimo, che subiva invece in Occidente, in quegli stessi secoli, un inarrestabile declino. Nelle regioni occupate dagli Arabi si assistette infatti a un grande sviluppo urbano, con la fondazione di nuove città e la rivitalizzazione di quelle già esistenti. Tale fenomeno fu reso possibile dallo sviluppo economico e dall’incremento demografico dovuto al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione.
Le città erano sede delle principali attività economiche e delle maggiori imprese commerciali e artigianali ( LABORATORIO DELLE FONTI, pp. 202-203), gestite da una classe privilegiata di discendenti dei beduini emigrati dalla penisola Arabica ai tempi della prima espansione islamica.

DOSSIER TECNOLOGIA  Le scoperte arabe

Un astrolabio di fattura araba conservato al Museo di arte islamica di Doha.

Lo splendore della cultura musulmana nell’alto Medioevo è testimoniato dalle numerose opere architettoniche giunte fino a noi. Notevoli furono anche i progressi raggiunti in campo scientifico, in particolare nella chimica, nella medicina, nell’astronomia e nella matematica. A differenza dei Greci e dei Romani, per i quali gli studi scientifici avevano soprattutto implicazioni filosofiche e teoriche, gli Arabi si servirono delle loro scoperte per elaborare numerose applicazioni pratiche. Si deve a loro, per esempio, l’introduzione nel Mediterraneo della vela triangolare, più maneggevole in caso di tempesta rispetto alla vela quadrata utilizzata fino ad allora, che essi adottarono in seguito ai contatti con l’Estremo Oriente. Nel campo della navigazione gli Arabi introdussero anche il timone e l’astrolabio, uno strumento portatile usato per orientarsi durante la navigazione mediante la misurazione dell’altezza degli astri sull’orizzonte.

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Il primato culturale arabo

Il contributo arabo allo sviluppo della cultura mediterranea ed europea, oltre che orientale, fu enorme anche sotto il profilo filosofico, scientifico e medico. Si deve agli Arabi, per esempio, la diffusione nel bacino del Mediterraneo, e successivamente nel resto d’Europa, del sistema di numerazione ancora oggi utilizzato in gran parte del mondo, le cui cifre sono dette per l’appunto numeri arabi, sebbene essi lo avessero appreso e rielaborato in seguito ai contatti commerciali con l’India. Lo stesso vale per il concetto matematico di zero. Dai contatti con la Cina i mercanti arabi appresero invece l’uso della bussola, della carta e della polvere da sparo, che grazie alla loro mediazione culturale furono in seguito introdotte in tutta l’area mediterranea e in Europa.
La fioritura della cultura araba continuò anche dopo l’apogeo della potenza imperiale islamica, fino all’anno Mille e oltre. Nel campo della matematica, per esempio, devono molto agli Arabi gli studi di trigonometria e di algebra (noto è in particolare il matematico Al-Khuwarizmi, vissuto nel IX secolo, dal cui nome deriva il termine “algoritmo”). In ambito filosofico, grande fu l’influenza di Averroè (1126-1198), uno dei maggiori interpreti del pensiero di Aristotele. Nella medicina, infine, si ricorda il nome di Avicenna (980-1036), anch’egli erede della cultura greca e delle opere di Ippocrate e Galeno.
Gli Arabi furono infatti determinanti non solo per la diffusione in Occidente di conoscenze apprese dall’Oriente, ma anche per la trasmissione della cultura classica. Essi copiarono e tramandarono numerose opere degli autori antichi che erano andate perdute in Europa durante le invasioni germaniche. Alcuni califfi stabilirono addirittura rapporti diplomatici con gli imperatori bizantini per ottenere, in cambio di preziosi doni, le opere dei filosofi, dei matematici e dei medici greci dell’età classica, che i funzionari statali si occupavano poi di far copiare e diffondere tra gli intellettuali delle varie regioni dell’impero.

GUIDA ALLO STUDIO

  • Che significato ha l’espressione “rinascimento arabo”?
  • Quali innovazioni economiche e tecnologiche furono diffuse dagli Arabi nei territori sottomessi?
  • In quali campi del sapere gli studiosi arabi esercitarono la loro influenza? In che modo gli Arabi contribuirono a tramandare la cultura greca classica?

Il nuovo Storia&Geo - volume 2
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Da Roma imperiale all’anno Mille