Verso le competenze

I SAPERI FONDAMENTALI

L’AMBIENTE E LE RISORSE

Il Mediterraneo greco

Le regioni dell'Attica e della costa anatolica si rivelarono particolarmente adatte all'espansione commerciale, mentre il Peloponneso restò a lungo legato a un'economia agricola arretrata.
In seguito, a partire dal XII secolo a.C. le città costiere continentali e delle isole greche estesero il proprio predominio mercantile sfruttando il mare come via di comunicazione.

La formazione di un mercato mediterraneo 

In seguito alla diffusione del ferro, a partire dal XII secolo a.C. le città costiere continentali e delle isole greche conobbero un poderoso sviluppo commerciale: esse estesero il proprio predominio mercantile grazie alla diffusione dell’alfabeto fonetico, derivato dai contatti con i mercanti fenici, e delle monete.

IL RACCONTO DELLA STORIA

Dal Medioevo ellenico alla nascita dell’identità greca

In seguito all'invasione dei Dori, la Grecia entrò in una fase di decadenza, denominata Medioevo ellenico (XII-VIII secolo a.C.), durante la quale le popolazioni di quest'area abbandonarono l'uso della scrittura e dei commerci di lunga distanza. In questo periodo, però, nacque tra le comunità greche la consapevolezza della loro comune identità culturale. Inizialmente esse erano sottomesse all'oligarchia dei nobili proprietari terrieri, ma in seguito all'espansione delle attività artigianali e commerciali, tra l'VIII e il VI secolo a.C., la società subì una profonda trasformazione: artigiani e mercanti, grazie alle loro ricchezze e al contributo che fornivano alla difesa militare, ottennero la partecipazione alla vita politica.

La nascita della pólis

In questo periodo nacquero le prime città-Stato, o póleis, indipendenti l'una dalle altre, il cui centro economico e sociale era costituito dalla piazza (agorà), sede degli scambi commerciali e delle assemblee politiche.

L’espansione greca del Mediterraneo

Per risolvere i conflitti sociali interni le città-Stato ricorsero a differenti soluzioni: alcune si affidarono alle riforme stabilite da legislatori, attraverso la stesura di leggi scritte; altre assegnarono pieni poteri ai tiranni. La maggior parte delle póleis partecipò inoltre alla seconda colonizzazione greca nel Mediterraneo e nel mar Nero, che risolse anche i problemi legati alla crescita demografica della popolazione e alla scarsità delle terre coltivabili nella madrepatria.

Il regime oligarchico di Sparta

Tra le principali città-Stato greche si distinsero Sparta e Atene. La prima si reggeva sul governo oligarchico degli spartiati, che imponeva un rigido controllo sulle popolazioni sottomesse.

L’Atene di Solone

Atene raggiunse invece un notevole sviluppo grazie all'espansione dei commerci e alle riforme promosse da Solone, che ridussero l'influenza politica degli aristocratici e attribuirono un peso politico predominante alle classi sociali più ricche.

Pisistrato e Clistene: dalla tirannide alla democrazia

Alla fine del VI secolo a.C., dopo il periodo della tirannide di Pisistrato, ad Atene si affermò la democrazia grazie a Clistene. Questa nuova forma di governo stabiliva l'uguaglianza di tutti i cittadini maschi liberi, che potevano votare le proposte di legge nelle assemblee ed essere eletti alle cariche pubbliche, mentre le donne, gli schiavi e i meteci (cioè gli stranieri che abitavano in città) erano esclusi dalla vita politica.

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L’Olimpo dei Greci

La religione degli antichi Greci era politeistica: ogni divinità del pantheon greco proteggeva un aspetto particolare della vita quotidiana.

Le guerre persiane e l’egemonia di Atene

Lo sviluppo economico delle città greche e la loro espansione commerciale nell'Egeo provocarono lo scontro con l'impero persiano.
Nel VI secolo a.C. i Persiani, sotto la guida di Ciro il Grande (559-530 a.C.), si unirono ai Medi e fondarono un impero esteso su tutto il Vicino Oriente. I successori di Ciro, Cambise e Dario, conquistarono nuovi territori in Egitto, nella Grecia settentrionale e in Asia centrale e miravano a espandersi verso occidente.
La maggior parte delle póleis si coalizzò per combattere il comune nemico e, dopo due sanguinose guerre (nel 490 a.C. e nel 480-478 a.C.), in cui i Persiani giunsero a invadere e a distruggere Atene, riuscirono a respingere gli invasori.
La città che trasse i maggiori benefici da questa vittoria fu Atene, grazie alla sua potente flotta, che impose il proprio predominio politico e commerciale sulle isole dell'Egeo.

L’imperialismo ateniese e l’età di Pericle

L'imperialismo ateniese raggiunse la sua massima affermazione durante l'età di Pericle, che con le sue riforme favorì l'ascesa sociale delle classi più povere e sfruttò i tributi versati dalle città alleate in cambio della protezione militare per abbellire la città con splendidi monumenti, come il Partenone.

La cultura e la vita ad Atene nell’epoca classica

Atene raggiunse il massimo splendore negli anni del governo di Pericle, grazie a uno sviluppo senza precedenti della cultura, dell'arte e della filosofia.

La guerra del Peloponneso e la decadenza ellenica

L'espansionismo ateniese provocò la guerra del Peloponneso (431-404 a.C.) contro Sparta. Il conflitto sancì la fine del predominio ateniese sulla Grecia e l'inizio di quello spartano, sotto il quale furono imposti governi aristocratici in tutte le città sottomesse. Tra il 371 e il 362 si affermò l'egemonia della città di Tebe, che ebbe vita breve: la Grecia entrò in una fase di decadenza, che la espose alla conquista di una nuova popolazione, i Macedoni.

Il nuovo Storia&Geo - volume 1
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Dalla preistoria alla crisi di Roma repubblicana