Il filo dell’arte - volume A

faccio e imparo TEXTURE DI SUPERFICI RUVIDE Per evidenziare le texture delle superfici ruvide puoi utilizzare la tecnica del frottage. Procurati diversi oggetti con superfici in rilievo : per esempio pezzi di corteccia e legno grezzo, scarpe con suole diverse, carta vetrata, pietre e pezzi di roccia, una corda, un intreccio di vimini, monete, piastrelle di ceramica, conchiglie, un pallone da basket o altro ancora. Appoggia un foglio sugli oggetti che hai scelto e sfrega una matita, un pastello a cera o un pennarello (o un altro strumento) sulla carta: nell impronta colorata lasciata sulla carta potrai riconoscere la texture delle diverse superfici. Alberto Burri, Umbria vera, 1952, sacchi su tela. Brescia, collezione privata. Alberto Burri, Cretto nero, 1977, acrilico su cellotex. Parigi, Musée National d Art Moderne Centre Georges Pompidou. Alberto Burri è uno degli artisti italiani del secolo scorso che più ha sfruttato il valore espressivo della texture: per esempio ha creato una serie di opere usando sacchi di canapa, con tessiture grezze e molto evidenti. Su di essi ha creato strappi, buchi e cuciture: l effetto ottenuto trasmette una sensazione di angoscia e dolore. Lo stesso stato d animo si avverte osservando i suoi Cretti, un altra serie di opere create questa volta con un impasto di colla, gesso e terra: qui la texture è costituita da crepe, screpolature e spaccature ramificate, simili a quelle che si creano in terre aride e desolate. 127

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