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L’opera appartiene al periodo in cui Kandinskij insegna alla scuola di architettura, arti applicate e design del Bauhaus (p. 436) lavorando a stretto contatto con altri artisti europei di grande rilievo.
Nel 1929 l’artista dipinge una serie di grandi volti astratti, fra cui questo, realizzati come se fossero l’unione delle tessere di un puzzle colorato. Osserva lo sfondo.
- Presenta riferimenti a uno spazio concreto?
- È dipinto con un’unica tinta? Cogli sfumature di colore? Viene ricreata profondità spaziale attraverso il colore?
- Quali elementi compaiono nello sfondo?
Lo sfondo evoca l’idea di un grande mare, sia per i colori sia per le macchie che richiamano l’increspatura dell’acqua e i riflessi della luce. Gli elementi che vi si riconoscono sono collocati in modo da creare equilibrio all’interno dell’opera. In questo spazio Kandinskij realizza una composizione astratta.
- Da quali forme è composta? Sono tridimensionali? Presentano riferimenti alla realtà?
- Come sono disposte? Casualmente o in modo da creare equilibrio?
- Per riempire le forme vengono utilizzati colori brillanti o tenui? Compaiono i complementari?
La composizione può essere interpretata come un ritratto, in cui la parte superiore evoca un volto di profilo.
- A quale elemento è possibile far corrispondere l’occhio? Il naso? E la bocca?
Le forme utilizzate nella parte inferiore, forse la semplificazione delle spalle e del busto, sono suddivise in due parti.
Quella a destra sembra essere una “E”: secondo alcune interpretazioni si tratterebbe del titolo iniziale del dipinto:
Empor, che in tedesco significa “In alto”.
- Come sono unite le due parti dell’opera?