Pierre-Auguste Renoir

L’OTTOCENTO

Pierre-Auguste Renoir

Pierre-Auguste Renoir (Limoges 1841- Cagnes-sur-Mer, Francia 1919) è uno dei pittori impressionisti più famosi e amati, soprattutto per la scelta dei soggetti ritratti. L’artista ama dipingere la bellezza femminile e le scene all’aria aperta; protagoniste dei suoi quadri sono la gioventù e le occasioni di ritrovo allegre e spensierate, rese con immediatezza grazie a una pittura fatta di macchie di colore che sfrangiano i contorni.

La gioia di vivere: giovani al ballo

La modernità di Renoir emerge con chiarezza nei dipinti che raffigurano animate scene parigine. Nel Ballo al Moulin de la Galette (1), per esempio, l’artista cattura con grande efficacia la gioia di stare insieme ballando e incontrando amici e conoscenti. Gli atteggiamenti dei personaggi sono resi con un tale realismo che sembra di sentire il sovrapporsi delle voci, e i gesti delle coppie che ballano evocano con vivacità le note dell’orchestra. Questi effetti, che portano l’osservatore dentro la scena, sono ottenuti con una tecnica pittorica tipica dell’Impressionismo: il contorno delle figure non è definito da una linea netta, ma da macchie di colore, e la profondità è ottenuta – oltre che dando più definizione ai personaggi in primo piano – accostando colori chiari a colori scuri.

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Una scena domestica

Nella lunga e fortunata attività dell’artista, determinante è il viaggio in Italia del 1881: qui Renoir studia Raffaello, ma anche i monumenti e i resti archeologici di Napoli e Pompei.
Ha inizio così una seconda fase della sua pittura, segnata dal ritorno a uno stile più tradizionale, con i profili delle figure e degli oggetti più definiti.
Appartiene a questa fase, che si allontana in parte dall’Impressionismo, il dipinto in cui Renoir ritrae le tre figlie dell’amico Paul Bérard, banchiere (2). Si intuisce subito che la condizione sociale della famiglia è agiata osservando i mobili e gli arredi. Le sorelle sono impegnate in passatempi differenti, ma sembrano comunque farsi compagnia; la più piccola con un gesto delicato e affettuoso cerca di attirare l’attenzione della sorella maggiore, intenta a ricamare: le poggia sulle gambe la propria bambola come per invitarla a giocare, senza tuttavia riuscire nell’intento. L’atmosfera rimane così silenziosa, quasi sospesa, ma insieme dolce e armonica, grazie alla grande abilità del pittore nel rendere la morbidezza dei tessuti e le linee dei vestiti. I profili delle figure sono netti e chiari, e il pittore riserva una particolare attenzione alla tridimensionalità dei corpi, quasi si trattasse di sculture.
Nonostante lo stile di questo dipinto sia diverso dalle tele più impressioniste della giovinezza, è sempre presente il desiderio di cogliere l’istante e di trasmettere all’osservatore l’atmosfera della scena ritratta.

Un momento di intimità

Nell’ultima fase della sua carriera Renoir si dedica soprattutto a raffigurare figure femminili: spesso le dipinge nude, o comunque in momenti di grande intimità, come la ragazza bruna del dipinto chiamato La toilette o Donna che si pettina (3).
Una fanciulla di profilo, con i capelli scuri, si sta pettinando davanti a uno specchio. L’inquadratura è ardita e riflette lo studio su composizioni e scorci che era tipico, negli stessi anni, della tecnica fotografica: sia il catino con l’acqua sia lo specchio sono infatti “tagliati” e in gran parte fuori dalla composizione. Il bruno della chioma contrasta con la sottoveste, bianca come il catino smaltato, e con i vivaci colori della carta da parati sullo sfondo.

Il filo dell’arte - volume B
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Dalla Preistoria ai nostri giorni