IL SEICENTO

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Gian Lorenzo Bernini

Piazza San Pietro

LA STORIA

Papa Alessandro VII, appartenente alla famiglia Chigi, incarica Gian Lorenzo Bernini di realizzare, a completamento del complesso basilicale, un’opera che diventerà il simbolo della nuova realtà storica e spirituale di Roma: la piazza di fronte a San Pietro, la più importante basilica del mondo cristiano.

L’opera racconta

La piazza, in linea con i princìpi fondamentali dell’architettura barocca, doveva suscitare grande stupore nei fedeli dell’epoca: per arrivarci, si doveva attraversare la cosiddetta “spina del borgo”, un quartiere costituito da un intricato sistema di strade e case che precludevano la visione della piazza finché, all’improvviso, non vi si giungeva di fronte. Nel 1929 questa zona è stata completamente abbattuta per far posto al grande viale della Conciliazione, che crea un effetto scenografico differente rispetto a quello pensato da Bernini.

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La piazza è composta da due parti: una prima di forma trapezoidale leggermente in pendenza la cui base maggiore coincide con la facciata della basilica, e una seconda, più grande e maestosa, di forma ellittica, circondata da un colonnato che ne segue il profilo.

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Il colonnato è composto da due bracci uguali disposti simmetricamente, ciascuno di quattro file di grandi colonne. I due bracci terminano in prossimità dell’ingresso della piazza, con un frontone posto sopra le quattro colonne, che ricorda quello dei templi greci. Se ci si posiziona sui fuochi dell’ellisse, collocati in prossimità delle due fontane della piazza, si vede una sola fila di colonne: tutto questo grazie all’impianto illusionistico che Bernini applica al suo progetto per creare un effetto di grande meraviglia. I due grandi colonnati sembrano braccia che si aprono per accogliere i fedeli, che accorrevano in gran numero, guidandoli verso la basilica, e simbolicamente rappresentano proprio il grande abbraccio della Chiesa ai suoi figli.

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Sopra il colonnato e i due bracci sono collocate 140 statue, 70 per parte. Al centro della piazza si erge un antico obelisco.

Tutto lo spazio è destinato a suscitare meraviglia: per le dimensioni colossali delle strutture e soprattutto per la prospettiva perfetta creata dall’architettura. L’elemento più visibile di San Pietro diventa così la cupola di Michelangelo: Bernini rende in questo modo omaggio a uno dei suoi ideali maestri.

 

PERCHÉ IL COLONNATO NON SI CHIUDE?

I due bracci del colonnato sono separati da uno spazio vuoto. Qui, secondo il progetto originale, si sarebbe dovuto collocare un terzo braccio, in modo da chiudere la piazza dalla parte opposta alla facciata. Il terzo braccio però non è mai stato realizzato.

Il filo dell’arte - volume B
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Dalla Preistoria ai nostri giorni