L’ARTE E LA STORIA delle civiltà fluviali

LE CIVILTÀ FLUVIALI

L’ARTE E LA STORIA delle civiltà fluviali

Le civiltà fluviali e la nascita delle città

A partire dal 4000 a.C. circa, nel Vicino Oriente, nel territorio chiamato “Mezzaluna Fertile” per la sua forma a falce di luna, nascono le prime grandi civiltà della storia: quella mesopotamica, nelle terre comprese tra i fiumi Tigri ed Eufrate, e quella egizia (dal 3000 a.C.), lungo il fiume Nilo e sulle coste meridionali del mar Mediterraneo. Queste civiltà sono dette fluviali proprio perché si sviluppano lungo grandi corsi d’acqua, dove i terreni sono fertili e consentono lo sviluppo dell’agricoltura e dell’allevamento. I piccoli insediamenti sorti lungo i fiumi divengono così, nel corso dei secoli, vere e proprie città.
I fiumi, inoltre, sono navigabili: questo favorisce sia gli scambi commerciali sia la conoscenza e il confronto sul piano culturale e su quello artistico con altre città, popoli e culture.

In Mesopotamia: centri fortificati, ziqqurat e giardini

Nel territorio della Mesopotamia si susseguono vari popoli che si organizzano in città-stato, cioè centri urbani fortificati e autonomi con a capo un sovrano, caratterizzati dalla presenza di templi imponenti, le ziqqurat.
I più importanti tra questi popoli sono i Sumeri, i Babilonesi e gli Assiri.

  • I Sumeri si insediano nel sud della Mesopotamia a partire dal 3500 a.C. A loro si deve la nascita dell’urbanistica, cioè lo studio dell’organizzazione dei centri abitati secondo precisi criteri di funzionalità. L’invenzione più importante dei Sumeri è la scrittura: essi creano un sistema detto “cuneiforme” perché basato su segni a forma di cuneo disposti in successione.
  • I Babilonesi, che troviamo a partire dal 2000 a.C., prendono il nome dalla città di Babilonia, realizzata da grandi architetti e contraddistinta da numerosi terrazzamenti con rigogliosi giardini, i giardini pensili.
  • Gli Assiri, la cui civiltà si afferma a partire dal 1200 a.C., prendono il nome dalla città-stato da loro fondata, Assur. Questo popolo si distingue per il carattere combattivo e fiero: ciò si riflette anche in ambito artistico e architettonico, come dimostrano la costruzione (o il potenziamento) delle cinte murarie dei centri urbani e le decorazioni scultoree, che raffigurano spesso scene di battaglia.
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La civiltà delle piramidi: l’antico Egitto

La storia dell’Egitto si snoda in un arco temporale lungo tre millenni, dal IV millennio a.C. fino alla conquista da parte dei Romani nel I secolo a.C.
Si divide in tre grandi periodi, corrispondenti ad altrettante dinastie di sovrani:

  • l’Antico Regno o Età delle Piramidi (2650-2124 a.C.);
  • il Medio Regno (2123-1550 a.C.);
  • il Nuovo Regno o Età dei Templi (1550-1070 a.C.).

La società egizia ha una struttura gerarchica con a capo un unico re, il faraone, considerato il rappresentante in terra del dio Horus – la principale divinità egizia – e assistito nel governo dai suoi funzionari. Vengono poi, in ordine di importanza, i sacerdoti e gli scribi, cioè coloro che conoscono e usano la scrittura; i compiti più pesanti sono affidati al popolo, che vive nelle città e nelle campagne, e ai servi di palazzo.
Tutta l’arte egizia, dall’architettura alla scultura e alla pittura, è un mezzo per rendere omaggio alle divinità, al faraone e al culto dei morti. Simbolo di questa civiltà sono infatti le piramidi, in particolare quelle di Giza, enormi tombe erette per celebrare la grandezza e la memoria del sovrano, e per accompagnarlo nella vita dell’aldilà.
L’arte dell’antico Egitto rimane invariata nel corso dei tremila anni di storia di questa civiltà, tanto da presentare quasi sempre le stesse caratteristiche: questo permetteva alla popolazione di comprendere, anche a distanza di secoli, il messaggio che ogni dipinto o scultura voleva comunicare, rendendo omaggio al potere assoluto e immutabile del faraone e delle divinità.
Agli Egizi si deve inoltre l’invenzione della scrittura geroglifica, che ricorre a pittogrammi, cioè disegni, per esprimere concetti, idee, azioni.
Per scrivere si usa un supporto nuovo, il foglio di papiro, sul quale è possibile utilizzare penne e inchiostri.

I territori della Mezzaluna Fertile
Fissa i concetti
  • Dove nacquero le prime grandi civiltà?
  • Dove si trovavano le ziqqurat? E i giardini pensili?
  • Qual era lo scopo dell’arte egizia?
  • Quali simboli utilizza la scrittura cuneiforme? E quella geroglifica?

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni