IL GOTICO

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Ambrogio Lorenzetti

Gli effetti del Buon Governo

LA STORIA

Ambrogio Lorenzetti (1285 ca.-1348), insieme al fratello maggiore Pietro, è uno dei grandi interpreti della pittura senese del Trecento. Non ci sono pervenute molte informazioni sulla sua vita, ma sappiamo per certo che ha saputo raccontare attraverso la pittura la società nella quale ha vissuto.
Gli Effetti del Buon Governo fa parte di un ciclo di affreschi commissionato dal governo della città per ricordare a chi esercita il potere di avere sempre come obiettivo il bene comune della città e dei suoi abitanti.

IL SOGGETTO

L’affresco – che nonostante i numerosi restauri presenta ancora parti visibilmente deteriorate – raffigura, con un linguaggio colto e raffinato, il clima sereno e costruttivo che si crea all’interno di una città ben governata.

L’opera racconta


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Nella parte inferiore dell’affresco è dipinta una piazza, centro della vita della città, popolata da vari personaggi: al centro in primissimo piano troviamo un gruppo di fanciulle che danza al ritmo del tamburello, con abiti leggeri e svolazzanti. Accanto un uomo e il suo mulo, rappresentati di spalle, si avvicinano alla bottega del calzolaio, nella quale vediamo tre persone intente alle proprie attività.

2

Nella campagna, oltre le mura, si vedono sullo sfondo in lontananza campi coltivati e, in primo piano, contadini impegnati nel loro lavoro. La porta della città non è visibile, ma ne intuiamo la presenza.

3

Nella parte sinistra dell’affresco una fanciulla, che porta una corona sul capo perché si sta preparando al matrimonio, viene accompagnata da due giovani fuori città in sella al suo cavallo bianco.
In secondo piano, incontriamo scorci di strade e piccole piazze, e tanti negozi che espongono le merci sui banchi di legno.

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Nella parte superiore dell’affresco viene rappresentata la complessità urbanistica della città di Siena, riconoscibile da molti elementi: primi tra tutti il campanile bicromo e la cupola del duomo all’estrema sinistra del dipinto, e a seguire, palazzi e case addossati, case-torre e case colorate che terminano con merlature tradizionali.

 

La città che Ambrogio dipinge, ricreando una profondità spaziale che condurrà alla elaborazione della prospettiva, è un centro ricco e operoso, in continua crescita ed espansione, come sottolinea il cantiere collocato nella parte alta sulla destra, in cui operai e muratori sono impegnati nella costruzione di una casa.
I colori utilizzati sono realistici: basti osservare la pavimentazione della piazza, che rimanda alle tonalità delle terre di Siena.

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni