L’ARTE E LA STORIA della Preistoria

LA PREISTORIA >> L’arte del Paleolitico e del Neolitico

L’ARTE E LA STORIA della Preistoria

L’arte di milioni di anni fa

Il nostro viaggio nel mondo dell’arte ha inizio nella Preistoria, un periodo lontanissimo, durato milioni di anni, nel quale non esisteva ancora la scrittura.
La Preistoria coincide per la maggior parte con l’Età della Pietra; questa si divide in tre grandi periodi in base al tipo di lavorazione della pietra, sempre più raffinata di epoca in epoca:

  • il Paleolitico (o Età della Pietra antica), che va da 2,5 milioni fino a 10 000 anni fa circa;
  • il Mesolitico (o Età della Pietra di mezzo), che va da 10 000 a 8000 anni fa circa;
  • il Neolitico (o Età della Pietra nuova), che va da 8000 a 5000 anni fa circa.

Per iniziare il nostro percorso di studio dobbiamo quindi andare molto indietro nel tempo, a circa 2,5 milioni di anni fa, e individuare come spazio geografico la zona che noi oggi conosciamo come Europa, insieme a tutta l’area del Mediterraneo.
Non potremo fare riferimento a un unico luogo, perché gli uomini e le donne preistorici, che vivevano all’interno di grotte, si spostavano continuamente alla ricerca non solo di cibo ma anche di territori sempre più adatti a vivere in sicurezza, finché non arrivarono a costruire i primi ripari e a diventare comunità stanziali.

I manufatti dei popoli preistorici

In vari luoghi, anche molto distanti tra loro, questi primi gruppi umani hanno lasciato dietro di sé numerosi manufatti, che noi oggi chiamiamo reperti archeologici. Si tratta di utensili realizzati con materiali diversi e di svariate forme; per questi oggetti non possiamo parlare di “bello” in senso artistico: la forma era sempre legata alla funzione che l’oggetto doveva svolgere. Per esempio, sono state rinvenute molte “amigdale”, pietre appuntite a forma di mandorla (in greco, amigdala) che servivano a tagliare carni e pelli e svolgevano quindi una funzione simile ai coltelli moderni.

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Le prime forme d’arte

Testimonianze importanti anche dal punto di vista artistico sono invece le pitture parietali e le incisioni realizzate sulla roccia (per questo dette rupestri), sia all’esterno sia all’interno delle caverne.
Tali immagini – dipinte o incise – avevano una funzione comunicativa, servivano cioè a descrivere eventi particolarmente importanti per la vita degli uomini dell’epoca, come scene di caccia o di pesca e raffigurazioni di grandi animali; oppure rispondevano alla volontà di lasciare traccia del loro passaggio, come dimostrano le impronte delle mani.
Determinanti per conoscere e comprendere la storia dei popoli primitivi, il loro pensiero e le loro usanze sono anche le numerose statuette di forma femminile, identificate come dee madri, che avevano probabilmente una funzione magico-religiosa. Inoltre possiamo ancora oggi ammirare grandi strutture megalitiche – dolmen, menhir o cromlech – ovvero enormi pietre infilate nel terreno singolarmente o a formare vere e proprie geometrie, di cui non conosciamo con certezza la funzione.

I siti archeologici della Preistoria
Fissa i concetti
  • Quando e dove ha inizio il lungo cammino dell’arte?
  • Che cos’è un reperto archeologico? Sai fare un esempio?
  • Quale funzione svolgevano le pitture e le incisioni rupestri?
  • E le statuette femminili?
  • Che cos’è un megalite?

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni