Il secolo delle megacittà

Il 2010 ha segnato una grande svolta nella storia dell’umanità: il numero di coloro che abitano in città ha superato quello di chi vive nelle campagne e in piccoli o piccolissimi abitati. In altre parole, il tasso di urbanizzazione del mondo, cioè la percentuale della popolazione che vive nei centri urbani, ha superato il 50%. Le città diventano sempre più numerose e più grandi, una tendenza cominciata in Europa già nel XIX secolo, con la Rivoluzione Industriale, quando le innovazioni tecnologiche permisero all’agricoltura di produrre di più sfruttando meno il lavoro umano. Milioni di contadini rimasti disoccupati si trasferirono allora nelle città in cerca di impiego.
Questo fenomeno, definito esodo rurale, si è verificato due secoli fa in Europa e negli altri Paesi dalle economie avanzate, ma è ancora in corso in molti Paesi in via di sviluppo, soprattutto in Africa e Asia. In Cina, per esempio, decine di milioni di persone lasciano ogni anno le campagne per spostarsi nelle città e lavorare come operai nelle industrie in fortissima espansione. Qui stanno sorgendo le aree urbane più vaste del mondo, che per popolazione già superano abbondantemente le più grandi città europee e nordamericane.

Metropoli, megacittà, megalopoli

Non tutti i grandi centri urbani si sono formati allo stesso modo e hanno lo stesso aspetto. Gli urbanisti, che studiano la nascita e le caratteristiche delle città, utilizzano perciò nomi diversi per definire le aree urbane.
Una metropoli è una grande città che ha un ruolo di centro economico e culturale per una vasta regione. Quando una metropoli si ingrandisce, di solito il suo tessuto urbano si allarga nelle campagne circostanti e ingloba altri centri più piccoli, formando un’area metropolitana. Una città la cui area metropolitana supera i 10 milioni di abitanti è detta megacittà. Il XXI secolo è stato definito anche “il secolo delle megacittà”: ce ne sono attualmente circa 40 nel mondo, e il loro numero è in costante aumento. Due o più metropoli o megacittà vicine possono espandersi al punto da fondersi tra loro, dando origine a una conurbazione, come quella di oltre 100 milioni di abitanti che comprende le due megacittà cinesi di Shanghai e Hangzhou, insieme ad altri centri vicini.

Ancora diverse sono le megalopoli: si tratta di intere “città-regioni” costituite da una fitta rete di centri urbani grandi, medi e piccoli, che si sono allargati e uniti per formare un unico vasto paesaggio urbano. In una megalopoli è possibile viaggiare per centinaia di chilometri senza avere l’impressione di aver mai lasciato la città o di essere passati da una città all’altra. È una megalopoli quella che si trova nella regione dei Grandi Laghi tra Stati Uniti e Canada, e che comprende le metropoli di Chicago, Detroit, Toronto e Montreal, insieme ad altre città minori. La megalopoli più grande del mondo è forse quella che unisce i centri urbani lungo la costa occidentale dell’isola di Honshu, in Giappone. Include le città di Tokyo, Osaka, Kyoto e Kobe, e ospita 83 dei 127 milioni di abitanti dell’intero Paese.

I problemi delle grandi città

Le statistiche mostrano che nella maggior parte dei Paesi gli abitanti delle città hanno mediamente una speranza di vita e un livello di istruzione superiori rispetto ai loro connazionali che risiedono in contesti rurali, questo perché in città è più facile avere accesso ai servizi essenziali, come scuole e ospedali.
Ma c’è un rovescio della medaglia: la rapida e disordinata espansione dei centri urbani porta con sé anche numerosi problemi, generati dal fatto che decine di milioni di persone vivono a stretto contatto in aree ristrette. Molti di coloro che giungono in città dalle campagne, non riuscendo a trovare un lavoro stabile e a integrarsi nella società cittadina, finiscono per aumentare il numero dei poveri e degli emarginati che vivono esistenze precarie nei quartieri degradati delle periferie, spesso vere e proprie baraccopoli. Chiamati slum, bidonville o favelas (Geo Oggi pagina 326) a seconda delle regioni del mondo in cui si trovano, tali quartieri sono presenti soprattutto nelle grandi città dei Paesi in via di sviluppo, come l’India e il Brasile, e si stima che vi abitino complessivamente oltre 800 milioni di persone.
Altri gravi problemi delle città sono l’inquinamento, che colpisce in particolar modo le megacittà asiatiche (Geo Oggi pagina 202), e la criminalità, che rappresenta una vera piaga sociale soprattutto in America Centrale e Meridionale.