Gli Stati del mondo

LA POPOLAZIONE DELLA TERRA

Gli Stati del mondo

In queste pagine abbiamo parlato spesso di Paesi o Stati. Ma che cos’è uno Stato? Uno Stato è la più alta entità politica di un territorio, sul quale esercita l’assoluta sovranità. La sovranità, a sua volta, è il potere libero e indipendente che si detiene su un territorio e sui suoi abitanti. In altre parole, gli Stati del mondo sono organizzazioni che gli esseri umani hanno istituito per tutelare, tramite le leggi, le loro vite e i loro rapporti economici e sociali. Senza gli Stati o altre entità politiche, le relazioni tra le persone sarebbero regolate soltanto dalla legge del più forte, e nella società vigerebbe l’anarchia, cioè l’assenza di leggi e di governo.

Quanti sono gli Stati?

La risposta non è semplice come potrebbe sembrare. Uno Stato, come abbiamo visto, deve possedere un territorio ed esercitare su di esso la sovranità. Ma questo non basta: perché uno Stato sia considerato legittimo, la sua esistenza deve essere riconosciuta e accettata dalla maggior parte degli altri Stati del mondo, i quali costituiscono collettivamente la comunità internazionale. La situazione è complicata dal fatto che la comunità internazionale non sempre è concorde, e quindi ci sono Stati riconosciuti da un Paese e non riconosciuti da un altro. In base a tali criteri, nel mondo esistono 195 Stati, più una decina di altri Stati non riconosciuti o a riconoscimento limitato.

GEOOGGI

Gli Stati non riconosciuti

Repubblica Sahrawi, Abkhazia, Somaliland, Nagorno-Karabakh: sono tutti Stati con un territorio, una bandiera, un esercito e istituzioni pubbliche. Eppure non li troverete rappresentati in nessun atlante, perché non hanno ricevuto un riconoscimento unanime da parte della comunità internazionale. Molti di questi Stati si trovano in territori contesi, dove si combattono guerre civili o si vive in delicati scenari di “pace armata”. L’Abkhazia, nell’area del Caucaso, ha dichiarato la propria indipendenza dalla Georgia nel 1999 ed è riconosciuta da pochi Stati, tra cui la Russia, di cui è spesso considerata uno “Stato fantoccio”. La Georgia d’altro canto la considera una provincia ribelle che fa parte del proprio territorio e i rapporti tra i due Stati sono tesissimi. Il Somaliland (nella foto, una donna con la bandiera del Paese) occupa invece una vasta area nel Nord della Somalia, nel Corno d’Africa, e si è dichiarato indipendente nel 1991 approfittando della guerra civile che insanguinava lo Stato africano. Non è riconosciuto da nessun altro Paese, eppure continua a governare il suo territorio imponendosi con le armi.

Monarchie e repubbliche

Il potere si esercita con modalità diverse nei vari Stati, a seconda della loro forma di governo. Le forme di governo più diffuse sono la monarchia e la repubblica.

Negli Stati monarchici il potere è esercitato o rappresentato da un’unica persona, il sovrano, il cui titolo varia a seconda delle tradizioni dei singoli Paesi: re o regina, principe, imperatore, sultano… In una monarchia assoluta il sovrano ha un potere teoricamente illimitato sui cittadini dello Stato, i suoi sudditi. Oggi però sono sempre meno le monarchie assolute (la più nota è l’Arabia Saudita); nella maggior parte delle monarchie infatti il potere del sovrano è limitato: nelle monarchie costituzionali (come il Principato di Monaco) è in vigore una Costituzione che stabilisce i diritti e doveri del sovrano e dei cittadini, mentre nelle monarchie parlamentari (come il Regno Unito o il Giappone) il potere è esercitato dal Parlamento, l’assemblea dei rappresentanti eletti dai cittadini. In molte monarchie parlamentari il sovrano, pur essendo capo dello Stato, ha un ruolo solamente rappresentativo e non prende effettive decisioni di governo.
La maggior parte degli Stati del mondo sono repubbliche, dove il potere è in mano a più persone, che lo esercitano per conto del popolo, cioè l’insieme di tutti i cittadini. Nelle repubbliche parlamentari, come l’Italia, i cittadini eleggono i membri del Parlamento, cui spetta il potere di emanare le leggi (potere legislativo) e di dare la fiducia al Governo, il quale ha a sua volta il potere di metterle in pratica (potere esecutivo). Nelle repubbliche presidenziali, come gli Stati Uniti, il capo del Governo, il Presidente, è invece eletto direttamente dai cittadini.

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Stati democratici e Stati autoritari

La forma di governo in vigore in uno Stato non ci dice però se i cittadini sono liberi di scegliere senza costrizioni i propri rappresentanti di governo, o se i loro diritti sono rispettati. Molti Stati del mondo sono democrazie, nelle quali il potere è idealmente esercitato dal popolo tramite rappresentanti (i deputati o parlamentari) scelti durante le elezioni, e tutti i cittadini godono di diritti politici e civili, come il diritto di voto, il diritto di manifestare liberamente la propria opinione e il diritto di praticare la religione in cui credono. Ma esistono anche Stati autoritari, nei quali una o poche persone esercitano il potere, anche con la forza, non rispettando i diritti della popolazione.
Ci sono monarchie autoritarie, come l’Arabia Saudita, e monarchie democratiche, come il Regno Unito; allo stesso modo, esistono repubbliche democratiche, come gli Stati Uniti, e repubbliche autoritarie, come la Cina, dove non si indicono libere elezioni e un unico partito detiene il potere.

GUIDA ALLO STUDIO

FISSO I CONCETTI 

1 Che cos’è uno Stato?

2 Quanti sono gli Stati riconosciuti dall’intera comunità internazionale?

3 Chi esercita il potere nelle democrazie? E negli Stati autoritari?

MEMORIZZO LE PAROLE CHIAVE

 Stato  Sovranità  Anarchia  Diritti civili  Monarchia  Repubblica

Geoblog - volume 3
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