Austria

EUROPA – REGIONE ALPINA

AUSTRIA

La cima del Grossglockner.

Il territorio austriaco comprende un’ampia porzione delle Alpi Orientali a ovest e della valle del Danubio a est. Confina con Germania e Repubblica Ceca a nord, Ungheria e Slovacchia a est, Italia e Slovenia a sud, Svizzera e Liechtenstein a ovest.

IL TERRITORIO E IL CLIMA

Monti, valli e pianure

Solo il 30% del territorio austriaco è pianeggiante: lungo la valle del Danubio, nella parte nord-orientale del Paese, e in prossimità del confine ungherese, a est. Più a ovest si innalzano i primi, modesti rilievi: le Prealpi Austriache e, vicino alla città di Salisburgo, le Prealpi Salisburghesi.
A sud e nella parte occidentale dell’Austria il territorio è invece dominato dalle Alpi, le cui cime raggiungono altezze elevate, anche superiori ai 3000 metri: il picco più alto, il Grossglockner, appartiene al gruppo degli Alti Tauri e tocca i 3798 metri.

Fiumi e laghi

Nella zona pianeggiante dell’Austria Orientale si estende il grande bacino del Danubio, il secondo fiume europeo per lunghezza, che scorre per 350 chilometri sul suolo austriaco e bagna la capitale Vienna.
Altri fiumi importanti, tutti affluenti del Danubio, sono la Drava (720 chilometri), l’Inn (510 chilometri) e la Morava (358 chilometri).
Numerosi laghi, perlopiù vallivi o glaciali, punteggiano il fondo di molte valli nella regione sud-occidentale del Paese. L’Austria possiede inoltre, con Svizzera e Germania, una porzione del Lago di Costanza e, con l’Ungheria, il Lago di Neusiedl.

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GEOPATRIMONIO

Il Lago di Neusiedl

Il Neusiedler See (o Lago di Neusiedl; see significa “lago” in tedesco), il più grande del Paese, si trova al confine tra Austria e Ungheria, in una regione pianeggiante all’estremità occidentale della puszta, la steppa ungherese. Al contrario della maggioranza degli altri laghi austriaci, il Neusiedlersee occupa un bacino costituito da un semplice avvallamento del territorio e la sua profondità massima non supera mai i 2 metri. Le sponde del lago presentano un paesaggio naturale di canneti e stagni dove prosperano molte specie vegetali e animali. In particolare, le sue rive sono una delle “stazioni di servizio” preferite dagli uccelli migratori, come le cicogne, che fanno la spola tra l’Europa e l’Africa. Verso l’interno si aprono campi coltivati, pascoli e, sulle pendici delle colline, vigneti dalle cui uve si ricavano vini pregiati. Il Neusiedlersee e le aree circostanti sono stati dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO nel 2001.


Per approfondire: www.burgenland.info/it/attivita/natura/patrimonio-dellunesco.html


Clima e paesaggi

Il clima nella parte montuosa del Paese è tipicamente alpino, con inverni freddi, abbondanti nevicate ed estati fresche e brevi; qui il territorio è ricoperto da foreste e da pascoli. A mano a mano che si procede verso est, il clima diventa più continentale: sulle colline e nelle aree pianeggianti si estendono ampie zone coltivate e, in particolare nella valle del Danubio, si trovano anche zone paludose, dove vivono numerose specie di uccelli.
In tutto il Paese vaste e numerose sono le aree protette: esistono infatti sette parchi nazionali e quasi 60 riserve naturali, che proteggono in totale una superficie pari a circa il 28% dell’intero territorio austriaco. Il Governo mostra una grande attenzione alla tutela dell’ambiente, anche se purtroppo foreste e paludi sono minacciate dalle piogge acide (un problema in parte ancora irrisolto, per i danni al suolo causati nei decenni passati) e dall’inquinamento dei fiumi.

LA STORIA

Il territorio austriaco, abitato da popolazioni di origine celtica e illirica (provenienti dai Balcani), fu conquistato dai Romani e per secoli fece parte dell’Impero Romano. Vindobona, l’attuale Vienna, era un’importante base militare e commerciale, che svolgeva un ruolo fondamentale nei rapporti di Roma con le popolazioni dell’Europa Orientale.
Durante il Medioevo l’Austria fu occupata prima dai Longobardi e poi dai Franchi, quindi divenne un possedimento della casata bavarese dei Babenberg, prima di passare nel XIV secolo sotto il controllo della famiglia degli Asburgo. Nei secoli successivi il Paese si impose come una delle più potenti nazioni d’Europa: gli Asburgo diedero vita a un impero che nel suo periodo di massima espansione comprendeva anche la Boemia, nell’attuale Repubblica Ceca, la Slovacchia, parte dei Balcani e delle regioni nordorientali della Penisola Italiana, e l’Ungheria.
Dal 1867 l’Impero Austriaco assunse il nome di Impero Austro-Ungarico. Nel XVIII secolo l’Austria fu protagonista di una notevole fioritura culturale e di importanti conquiste sociali, in particolare sotto il regno dell’imperatrice Maria Teresa e del figlio Giuseppe II, che inaugurò una politica passata alla storia con il nome di “giuseppinismo”, che ebbe importanti ripercussioni anche nelle regioni italiane della Lombardia e del Veneto, allora soggette alla dominazione austriaca. L’Impero Austro-Ungarico cessò di esistere nel 1918, a causa della sconfitta subita nella Prima Guerra Mondiale. In base al Trattato di Versailles, firmato tra le potenze vincitrici nel 1919, l’impero fu smembrato e furono creati nuovi Stati a base nazionale. Nacque così la Repubblica Austriaca, le cui istituzioni democratiche durarono solo fino al 1934, quando il cancelliere Engelbert Dollfuss, simpatizzante del Partito Nazista tedesco, instaurò una dittatura. Nel 1938 l’Austria fu formalmente annessa alla Germania (un evento noto come Anschluss).
Nel 1945, dopo la sconfitta di quest’ultima nella Seconda Guerra Mondiale, nacque la Seconda Repubblica Austriaca, che divenne ufficialmente sovrana solo dieci anni dopo, nel 1955, quando le truppe alleate che avevano invaso il Paese, tra cui quelle dell’Unione Sovietica, circostanza che all’epoca causò notevoli tensioni, si ritirarono ponendo la condizione che l’Austria rimanesse neutrale nelle vicende politiche europee.

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L’ORDINAMENTO POLITICO

Oggi l’Austria è una repubblica federale, formata da 9 Länder (Land al singolare), entità amministrative, suddivise in 80 distretti (di cui non fanno parte però 15 città, dette “a statuto autonomo”). I Länder sono: Burgenland, Carinzia, Bassa Austria, Alta Austria, Salisburghese, Stiria, Tirolo, Vorarlberg, Regione di Vienna. Il capo dello Stato è il Presidente federale, che viene eletto direttamente dalla popolazione. Egli nomina a sua volta il capo del Governo, il Cancelliere. Il potere legislativo è in mano a un’assemblea formata da due camere: il Bundesrat, che è costituito dai rappresentanti degli Stati federali, e il Nationalrat, composto da deputati eletti dai cittadini.
L’Austria è entrata a far parte dell’Unione Europea nel 1995 ed è stato uno dei primi Paesi ad adottare l’euro come moneta. Mantiene però la propria neutralità militare, sancita con i trattati successivi alla Seconda Guerra Mondiale.
Il Paese infatti non fa parte della NATO, anche se il tema dell’adesione all’Alleanza Atlantica è spesso dibattuto tra le diverse forze politiche austriache.

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LA POPOLAZIONE

Considerando le caratteristiche del territorio austriaco, non molto esteso e in gran parte montuoso, è facile comprendere i dati relativi alla popolazione: gli austriaci sono infatti “solo” 8 milioni e mezzo circa, con una densità di popolazione (103 abitanti per chilometro quadrato) e un tasso di urbanizzazione (66%) notevolmente inferiori alle medie dei Paesi dell’Unione Europea. Come in tutti i Paesi sviluppati dell’Europa Occidentale, il tasso di incremento demografico è praticamente pari a zero, mentre l’aspettativa di vita è molto alta.
La grande maggioranza della popolazione è di origine austriaca, vicina per cultura ai bavaresi della Germania Meridionale, ma esistono minoranze croate, ceche, ungheresi, slovacche e slovene che testimoniano il passato imperiale dell’Austria. Croati e ungheresi risiedono prevalentemente nella regione del Burgenland, mentre la minoranza slovena si concentra in Carinzia.
Negli ultimi anni l’immigrazione è in aumento, soprattutto quella proveniente dall’Europa Orientale (in particolare dalla Penisola Balcanica) e dalla Turchia. Oggi oltre il 17% dei cittadini austriaci è costituito da immigrati; la popolazione straniera di più recente immigrazione ha spesso problemi di inserimento nella vita politica e sociale. Tra gli stessi cittadini austriaci, inoltre, l’impatto crescente del fenomeno dell’immigrazione ha portato come reazione l’insorgere di gruppi di orientamento xenofobo.
La lingua ufficiale è il tedesco, ma il territorio montuoso e accidentato ha favorito lo sviluppo nel corso dei secoli di numerosi dialetti locali, come il bavarese parlato in Tirolo, che è anche la lingua madre di molti abitanti dell’Alto Adige italiano.
La maggioranza della popolazione è cattolica (65% circa), con minoranze protestanti (4%) e una comunità musulmana in crescita (5%). Notevole anche la presenza di atei dichiarati (12%). Prima della Seconda Guerra Mondiale in Austria viveva un numero significativo di ebrei, più di 200.000, ma le persecuzioni naziste e l’emigrazione hanno attualmente ridotto questo dato sotto le 20.000 unità.

GEOOGGI

L’ascesa del populismo

Negli ultimi anni si è assistito, in Austria come in Svizzera e in diversi altri Stati europei, alla nascita e alla crescita di movimenti e partiti politici alternativi rispetto a quelli presenti “storicamente” in tali Paesi, come per esempio quelli di stampo liberale-cristiano (di centro-destra) e socialdemocratico (di centro-sinistra). Questi nuovi partiti accordano molta importanza alle rispettive identità nazionali (o addirittura regionali): sono accomunati da un certo grado di antieuropeismo e da un atteggiamento sostanzialmente contrario all’immigrazione e al multiculturalismo, visti come una minaccia all’identità etnica e religiosa dei territori locali. I sostenitori di questi partiti sottolineano la vicinanza ai problemi reali della gente e l’impegno per preservare le culture locali, mentre i critici li accusano di incitare la xenofobia (l’odio nei confronti degli stranieri) e di essere populisti, cioè di fare leva sui sentimenti più irrazionali della gente (come la paura di tutto ciò che è diverso o il timore di perdere il proprio benessere). Un evento che suscitò molte preoccupazioni e polemiche in tutta l’Unione Europea fu per esempio il successo conseguito dal Partito della Libertà Austriaco (Freiheitliche Partei Österreichs o FPÖ), guidato dal controverso governatore della Carinzia Jörg Haider, alle elezioni politiche austriache del 1999. E negli anni successivi il consenso dell’FPÖ è cresciuto costantemente, tanto che un suo esponente, Norbert Hofer, ha perso per un soffio l’elezione diretta per la scelta del Presidente della Repubblica federale austriaco, tenutasi nel dicembre del 2016. Tra gli obiettivi principali dell’FPÖ ci sono la chiusura quasi totale delle frontiere nei confronti degli immigrati e la lotta contro la presunta “islamizzazione” della società austriaca.

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Le città

Poco meno del 20% degli austriaci risiede nella grande capitale, Vienna (1.840.000 abitanti), percentuale che sale al 30% circa se si considera l’area metropolitana (2.680.000). Situata sulla riva destra del Danubio, Vienna, antica capitale dell’Impero Austro- Ungarico, è oggi una città moderna e dinamica, il centro della vita economica, politica e culturale del Paese. Inoltre, è una delle città più visitate del mondo: è ricca di musei, palazzi nobiliari e caratteristici caffè e botteghe dove si respira ancora l’atmosfera dell’Austria imperiale.
Le altre città austriache sono poche e di dimensioni ridotte, ma non per questo meno ricche di testimonianze della grandezza artistica e della ricchezza dell’Impero Asburgico.
Graz (282.000 abitanti, capoluogo della Stiria) è la seconda città del Paese, un importante polo industriale dallo splendido centro storico con palazzi e monumenti d’epoca, che si alternano ad architetture moderne e talvolta avveniristiche, come accade anche in altre città austriache, a partire da Vienna.
Linz (200.000 abitanti, capoluogo dell’Alta Austria), situata lungo il Danubio, è un notevole porto fluviale ed è anch’essa una frequentata meta turistica.
Salisburgo (150.000 abitanti, capoluogo del Salisburghese) è una città d’arte ricca di edifici e chiese costruiti all’ombra dello sperone roccioso su cui sorge un antico castello; ma è anche un prestigioso centro culturale, soprattutto per quanto riguarda la musica.
Vi si tengono infatti concerti di alto livello artistico, e in città si trovano molte scuole e accademie musicali: la sala da concerto più raffinata è il Mozarteum, chiamato così in onore del suo cittadino più illustre, Mozart. Salisburgo è anche meta di turismo invernale, poiché sorge a breve distanza da numerose piste da sci e centri di sport invernali.
Klagenfurt (99.000 abitanti, capoluogo della Carinzia) è un centro industriale e commerciale, oltre che una piacevole destinazione turistica.

Geoblog - volume 2
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