EUROPA – REGIONE IBERICA

GEOSTORIA

Nostalgia di un grande impero

Tra il XVI e il XIX secolo il Portogallo fu uno dei protagonisti dell’era delle grandi scoperte geografiche e successivamente divenne una delle maggiori potenze coloniali europee. Lisbona era al centro di un grande impero che si estendeva in tutti i continenti: dalle importanti basi commerciali dell’Asia, come le città di Macao in Cina e Goa in India, ai vasti territori del Mozambico e dell’Angola nell’Africa Meridionale, e soprattutto all’immenso Brasile, ricchissimo di territori fertili e preziose risorse naturali. Centinaia di migliaia di portoghesi si trasferirono nelle nuove colonie per dirigere i lavori nelle piantagioni, tra cui le famose fazendas brasiliane, fondare imprese commerciali o lavorare sulle navi mercantili. Iniziò così la diaspora, o dispersione, dei portoghesi nel mondo.
Tutto cambiò a cominciare dal XIX secolo, con l’inizio della decolonizzazione e della progressiva indipendenza delle colonie, a partire dal Brasile che la ottenne nel 1822, togliendo al Portogallo la sua maggiore fonte di ricchezza. E le perdite si susseguirono inesorabili fino agli anni Settanta del Novecento, quando dopo una dura guerra contro i movimenti nazionalisti locali il Portogallo dovette rinunciare ai suoi possedimenti africani. La caduta dell’impero coloniale e la perdita dei possedimenti d’oltremare furono un duro colpo per la società portoghese, e andarono ad alimentare il concetto di saudade, quel sentimento misto di nostalgia e malinconia che caratterizza molte opere dell’arte e della letteratura del Portogallo.
A partire dalla seconda metà del Novecento lo stesso Portogallo divenne invece meta di immigrazione, grazie al suo sviluppo economico e industriale, e la maggior parte degli immigrati proveniva proprio dalle colonie o ex colonie portoghesi. Negli ultimi anni però le cose sono di nuovo cambiate, perché la grave crisi economica mondiale iniziata nel 2008 ha colpito duramente l’economia del Portogallo, provocando un forte aumento della disoccupazione. Migliaia di giovani diplomati o laureati non riescono a trovare lavoro, e nel 2012 il Primo Ministro portoghese ha apertamente esortato le ragazze e i ragazzi a emigrare all’estero per trovare un impiego.
E quali sono le nuove “terre promesse” dei giovani portoghesi in cerca di fortuna? Per ironia del destino, proprio le ex colonie. Nel frattempo infatti il Brasile ha vissuto una straordinaria crescita economica ed è divenuto, a dispetto di difficoltà come l’instabilità politica e le disuguaglianze sociali, una delle più promettenti potenze emergenti della scena globale. E anche l’Angola è tra i Paesi africani maggiormente in crescita, grazie al boom del settore petrolifero.

Geoblog - volume 2
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