EUROPA – REGIONE IBERICA

GEOOGGI

Ceuta e Melilla, porte d’Europa

A un visitatore distratto, Ceuta e Melilla non sembrerebbero molto diverse dalle altre città della costa del Marocco, sulla sponda africana del Mar Mediterraneo. Nella parte moderna dei due centri abitati le strade sono intasate dal traffico, mentre nel centro storico, vicino al porto turistico, ci sono i resti delle imponenti mura e fortificazioni che nei secoli passati difendevano le due città dagli attacchi nemici e dalle scorrerie dei pirati. Guardando più attentamente si scoprirà però che qualcosa non torna: le insegne dei negozi sono scritte in spagnolo e non in arabo, la lingua ufficiale del Marocco, e su molti edifici sventola la bandiera della Spagna. Spostandosi appena fuori dai rispettivi centri si vedrà poi che entrambe le città sono circondate da un’altissima recinzione metallica, con tanto di filo spinato, telecamere di sorveglianza e torri di avvistamento. Sono barriere che separano i due centri urbani dal resto del Marocco, a eccezione di alcuni cancelli, sorvegliati da guardie armate, che si aprono in corrispondenza delle strade principali.
Ceuta e Melilla si trovano a circa 250 chilometri l’una dall’altra e, benché siano circondate dal territorio marocchino, sono sotto la sovranità della Spagna, sono cioè due exclave spagnole nel territorio del Marocco (la parola exclave indica appunto quei territori che si trovano all’interno di uno Stato diverso da quello a cui appartengono). Ceuta, che ha circa 82.000 abitanti, fu conquistata dal regno di Portogallo nel 1415 per passare poi alla Corona spagnola.
Melilla ha circa 78.000 abitanti e fu occupata dalla Spagna nel 1497, poco dopo la fine della Reconquista. Nei secoli successivi le due città subirono numerosi assedi da parte araba, e i loro territori furono unificati quando, nel 1912, una parte della costa marocchina passò sotto la sovranità coloniale della Spagna, formando il Protettorato Spagnolo in Marocco. Quando il Marocco divenne indipendente nel 1956, la Spagna cedette al nuovo Stato il territorio del Protettorato, tranne Ceuta e Melilla.
Per molti decenni Ceuta e Melilla sono rimaste ai margini della storia europea, ma in anni recenti sono tornate al centro dell’attenzione a causa dell’aumento dei migranti clandestini provenienti soprattutto dall’Africa subsahariana e dal Sahel. Le due città sono infatti gli unici punti in cui un Paese dell’Unione Europea possiede un confine terrestre con l’Africa, e attraversare questa frontiera significa entrare nell’UE senza dover affrontare un pericoloso viaggio in mare. Nel 1999 il Governo spagnolo, finanziato dall’UE, cominciò a costruire le barriere che circondano le due città e che hanno lo scopo di tenere fuori gli immigrati clandestini, i quali comunque cercano di entrare, ferendosi nel tentativo di scavalcare le recinzioni alte 6 metri o rischiando di farsi sparare scappando dalle pattuglie della polizia spagnola e marocchina. Nonostante le proteste di associazioni europee per la difesa dei diritti umani, Ceuta e Melilla appaiono sempre più come fortezze sotto assedio, con la costruzione di barriere più imponenti, il dispiegamento di un maggior numero di guardie e sistemi di sorveglianza sempre più tecnologici.


Per approfondire il tema dell’immigrazione a Ceuta e Melilla: www.istitutoeuroarabo.it/DM/la-grande-muraglia-deuropa-viaggio-a-ceuta-e-melilla/

Geoblog - volume 2
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