TURCHIA

GEOOGGI

Un Paese diviso tra due continenti

Per la sua posizione strategica a cavallo tra Europa e Asia, quella turca è sempre stata una regione cruciale per gli equilibri politici e i rapporti economici e culturali tra i due continenti. Ma questo ha fatto sì che la stessa società turca si trovi oggi spinta in opposte direzioni: da una parte l’Europa con la sua società basata sul rispetto dei diritti individuali, la democrazia e il liberalismo economico; dall’altra l’area dei Paesi musulmani del Medio Oriente, con Governi che talvolta attuano politiche autoritarie, l’intervento diretto dello Stato nell’economia e una più marcata influenza della religione nella sfera pubblica. La Turchia ha presentato domanda per entrare nell’Unione Europea nel 1987, e i negoziati di adesione tra il Governo turco e l’UE sono iniziati nel 2005. Tra le varie questioni che hanno reso il negoziato lungo e difficile, una delle più critiche è stata quella relativa allo scarso rispetto per i diritti umani e alla mancanza di tutela delle minoranze presenti nel territorio turco, come quella curda.
La situazione si è complicata nel 2003, quando è salito al potere nel Paese l’AKP, un partito di ispirazione islamica moderata guidato da Recep Tayyip Erdoğan, il quale da allora ha governato la Turchia come Primo Ministro e poi, dal 2014, nel ruolo di Presidente della Repubblica. Erdoğan ha lentamente orientato la Turchia verso una politica maggiormente aperta ai valori della religione musulmana, in contrasto con i principi di laicità dello Stato imposti dal fondatore della Turchia moderna, il Presidente Atatürk. Ma gli avversari politici e molti osservatori internazionali lo accusano soprattutto di voler trasformare la Turchia in uno Stato autoritario, promuovendo riforme politiche che aumentano i suoi poteri ed eliminando ogni forma di opposizione. L’insofferenza nei confronti della politica di Erdoğan è culminata il 15 luglio 2016 quando una parte dell’esercito, da sempre considerato il garante delle istituzioni turche, si è ribellato e ha tentato un colpo di Stato per rovesciare il Presidente. Il tentativo è fallito ed Erdoğan ha fatto arrestare decine di migliaia di militari “infedeli” e sostituire altrettanti funzionari pubblici – insegnanti, giudici e impiegati statali – con altri a lui leali.
Erdoğan cerca anche di promuovere i propri obiettivi politici sfruttando il ruolo cruciale che la Turchia ricopre in alcune delle maggiori crisi internazionali. Per esempio, il Paese è uno dei punti più caldi della crisi dei rifugiati che ha investito l’Europa, dal momento che la maggior parte delle persone che fuggono dalle guerre in Siria, Iraq e Afghanistan tenta di attraversare la Turchia per raggiungere i Paesi europei. Ogni volta che l’Unione Europea critica le politiche della Turchia, Erdoğan minaccia di allentare i controlli alle frontiere turche, consentendo ai milioni di profughi presenti sul territorio turco di riversarsi attraverso il confine con l’UE. Infine, il Presidente turco è stato accusato anche di avere un atteggiamento ambiguo nei confronti dei movimenti fondamentalisti islamici, e in particolare dell’ISIS (Stato Islamico dell’Iraq e della Siria), il gruppo terrorista che ha conquistato vaste regioni della Siria e dell’Iraq e che è combattuto da una coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti.

Geoblog - volume 2
Geoblog - volume 2
L’Europa