Grecia

EUROPA – REGIONE BALCANICO-MEDITERRANEA

GRECIA

L’isola di Santorini, nelle Cicladi.

La Grecia occupa l’estremità meridionale della Penisola Balcanica. Confina a nord con Albania, Macedonia e Bulgaria e a nord-est con la Turchia. È bagnata dal Mar Ionio a ovest, dal Mar Egeo a est e dal Mar Mediterraneo a sud.

IL TERRITORIO E IL CLIMA

Monti, valli e pianure

Il territorio greco è costituito essenzialmente da una penisola montuosa, che corrisponde alla parte più meridionale della Penisola Balcanica, alla quale si aggiungono numerose penisole minori e un numero elevato di isole e arcipelaghi.
A nord, al confine con la Bulgaria, si trovano i Monti Rodopi, mentre la parte centrale della penisola è percorsa dalla catena del Pindo, un prolungamento delle Alpi Dinariche, che annovera nelle sue propaggini orientali i monti più alti del Paese: l’Olimpo (2917 metri), il Chiona (2510 metri) e il Parnaso (2457 metri).
Le poche pianure corrispondono alle fasce costiere e ad aree alluvionali che si aprono in mezzo ai massicci montuosi, come le due estese zone pianeggianti di Tessaglia e Macedonia.

Fiumi e laghi

Il territorio peninsulare e la scarsità di pianure non consentono la formazione di fiumi di grande lunghezza e portata. I corsi d’acqua principali sono l’Aliakmon (297 chilometri), che sfocia nel Mar Egeo, e l’Acheloo, che sfocia nel Mar Ionio. I laghi sono poco numerosi e non raggiungono grandi dimensioni.

Mari, coste e isole

La Grecia è circondata dal Mar Mediterraneo, che prende il nome di Mar Ionio a ovest della Penisola Balcanica e di Mar Egeo a est. Le coste sono perlopiù alte e frastagliate, segnate da insenature e golfi: i più importanti sono il Golfo di Corinto, sul Mar Ionio, che separa la parte continentale della Grecia dalla penisola del Peloponneso, e il Golfo di Salonicco, sul Mar Egeo.
Oltre un quinto della superficie del Paese è formato da isole: sono quasi 3000, contando anche gli isolotti, di cui 167 abitate. La maggior parte è raggruppata in grandi arcipelaghi, come quello delle Ionie nel Mar Ionio, delle Sporadi e delle Cicladi nell’Egeo e del Dodecaneso vicino alla Turchia. Sempre in prossimità delle coste turche, ma più a settentrione, si incontrano, da nord a sud, le grandi isole di Samotracia, Lesbo e Chio. Infine, più a sud nel Mediterraneo, si trova la maggiore isola greca: Creta.

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GEOPATRIMONIO

Le Meteore

Tra la catena del Pindo e il massiccio dell’Olimpo, nella regione della Tessaglia, si elevano imponenti torri di roccia: le Meteore, nome che in greco significa “che sta in cielo”. Sulle loro vette inaccessibili, da sette secoli si annidano i monasteri di un antico centro religioso che fu il cuore della religione ortodossa in Grecia. I blocchi di arenaria, alti da 300 a 1200 metri, si innalzano sulla valle del fiume Peneo e sono il risultato dell’erosione iniziata 60 milioni di anni fa con il ritiro del mare che ricopriva l’intera regione. A partire dal IX secolo, monaci asceti occuparono le cavità naturali alla base dei picchi rocciosi; agli inizi dell’XI secolo i religiosi conquistarono la cima di una di esse, che battezzarono Santo Spirito, e fondarono piccoli edifici richiamando progressivamente nuovi eremiti. Il complesso raggiunse il massimo splendore nel XV secolo, con 24 monasteri dotati di celle, biblioteche e mense. Solo sei degli antichi monasteri, quasi tutti in rovina, sono ancora abitati: quelli della Trasfigurazione, di Varlaam, della Santa Trinità, di San Nicola Anapafsa, di Santo Stefano e di Russano. Nel 1988 il complesso delle Meteore è stato iscritto nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO.


Per saperne di più: whc.unesco.org/en/list/455

Clima e paesaggi

Il clima nella Grecia meridionale, soprattutto lungo le coste e sulle isole, è tipicamente mediterraneo, con poche piogge ed estati calde: sono condizioni perfette per la crescita della macchia mediterranea.
Più a nord e nell’entroterra il clima assume caratteristiche più continentali.

LA STORIA

La Grecia è considerata la culla della cultura europea e occidentale. In quest’area infatti sorsero già in età antica raffinate civiltà, come quella minoica, che fiorì sull’Isola di Creta nel 3000 a.C. e, più tardi, quella achea o micenea (dal nome della città di Micene), che si affermò sulla penisola continentale. L’arrivo nel XII secolo a.C. di popolazioni indoeuropee, gli Ioni e gli Eoli prima, i Dori poi, portò alla nascita della civiltà ellenica, che intorno al V secolo a.C. visse il suo periodo di maggior sviluppo politico ed economico, ma soprattutto di grande fervore culturale e artistico: la cosiddetta età classica.
Nelle città dell’antica Grecia fiorì una civiltà che, nel campo della filosofia, della scienza, della politica e dell’arte, influenzò profondamente quella europea per i millenni successivi e la cui eredità è presente anche nella cultura contemporanea. Il territorio era diviso in città-stato (poleis), le più influenti delle quali erano Sparta e Atene, che si affrontarono ripetutamente in diverse guerre per la supremazia sul resto del mondo ellenico. All’epoca delle poleis, la Grecia dovette subire i ripetuti tentativi di conquista del potente Impero Persiano, che fu sconfitto dalle forze greche, coalizzate per l’occasione, in due storiche battaglie: quella di Maratona, nel 490 a.C., e quella di Salamina nel 480 a.C.
Nel corso del IV secolo a.C. la Penisola Ellenica fu conquistata dall’esercito macedone di Alessandro Magno: questo evento segnò l’inizio del cosiddetto periodo ellenistico, durante il quale la Grecia, per quanto priva di potere politico, continuò a influenzare la cultura di tutta la regione del Mediterraneo. Nei secoli seguenti si alternarono varie dominazioni: quella romana (II secolo a.C.-V secolo d.C. circa), quella bizantina (V-XV secolo d.C.) e, infine, quella dell’ Impero Ottomano che governò sulla regione per oltre 400 anni.
La Grecia riacquistò la propria indipendenza solo nel 1829 e nel 1832 fu proclamata la nascita ufficiale del Regno di Grecia. Nei decenni successivi il nuovo Stato si espanse verso nord, annettendo pacificamente o in seguito a conflitti armati numerosi territori, tra cui la Tessaglia e una parte delle regioni storiche di Macedonia e Tracia, fino a comprendere tutti i territori attualmente sotto la sovranità greca. Nel 1913 fu annessa anche l’Isola di Creta.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la Grecia fu occupata dagli eserciti italiani e tedeschi. Nel 1967, dopo un periodo di tensione a cui contribuirono anche le problematiche internazionali della Guerra Fredda, alcune fazioni militari organizzarono un colpo di Stato e diedero inizio alla cosiddetta Dittatura dei Colonnelli. Il regime dittatoriale fu rovesciato nel 1974, quando fu proclamata la repubblica.

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L’ORDINAMENTO POLITICO

Oggi la Grecia è una repubblica parlamentare, membro dell’Unione Europea dal 1981. Il potere legislativo è esercitato da un Parlamento unicamerale, che nomina il Presidente della Repubblica, il quale svolge un ruolo rappresentativo e di garante delle istituzioni. Il Presidente nomina a sua volta, su indicazione del Parlamento, il Primo Ministro, che è il capo dell’esecutivo.
In seguito a una radicale riforma entrata in vigore nel 2011, il territorio è suddiviso in 7 amministrazioni decentralizzate, suddivise a loro volta in 13 perifereies (regioni): 9 comprendono aree di terraferma, 4 sono composte da gruppi di isole. A queste regioni si aggiunge quella autonoma del Monte Athos, governata dalla comunità monastica che vi risiede. A loro volta, le perifereies sono divise in 325 municipalità.

GEOSTORIA

Le Olimpiadi

Le Olimpiadi moderne, che si svolgono in una diversa città del mondo ogni quattro anni dal 1896 (ma non furono disputate durante le due Guerre Mondiali), discendono dalle antiche Olimpiadi che si tennero per più di mille anni, con la stessa frequenza, dal 776 a.C., attorno al santuario di Olimpia (nella foto, il sito archeologico), nel Peloponneso.
Erano gare sportive che richiamavano atleti e pubblico da tutta la Grecia, così sentite che per l’intera durata del loro svolgimento vigeva la sospensione di tutte le ostilità pubbliche e private, al fine di evitare qualsiasi tipo di disturbo alle manifestazioni sportive. L’importanza delle Olimpiadi nella cultura greca è dimostrata inoltre dal fatto che il sistema di datazione vi faceva riferimento: i Greci contavano gli anni a partire dalla prima Olimpiade.
Gli atleti che partecipavano alle gare non erano remunerati: i premi ricevuti dai vincitori consistevano in semplici corone di alloro, simbolo della fama che avevano acquisito con le loro imprese agonistiche. Tuttavia, dal momento che le vittorie sportive conferivano prestigio anche alla città di appartenenza dell’atleta, gli olimpionici erano spesso mantenuti a spese delle autorità cittadine per tutta la vita.
Alcune delle discipline praticate nelle antiche gare di Olimpia sono sopravvissute fino ai nostri giorni: per esempio la corsa, la lotta (oggi definita appunto “greco-romana”), il pugilato, il lancio del disco e del giavellotto.

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LA POPOLAZIONE

I circa 11 milioni di greci vivono in prevalenza sulle coste: il territorio dell’interno, montuoso e poco adatto all’agricoltura, non favorisce infatti lo sviluppo di insediamenti. La densità di abitanti è molto bassa (82 abitanti per chilometro quadrato), mentre il tasso di urbanizzazione è aumentato notevolmente nell’ultimo decennio e ora quasi 8 greci su 10 vivono nelle città, che sono comunque poco numerose e di dimensioni assai ridotte, con l’eccezione di Atene e Salonicco.
La popolazione greca sta sperimentando, con un po’ di ritardo, lo stesso calo demografico delle altre nazioni dell’Europa Occidentale, e negli ultimi anni gli indicatori demografici si stanno allineando a quelli dei Paesi più sviluppati.
Rispetto a molti altri Paesi europei, in Grecia la popolazione è etnicamente molto omogenea: il 93% è costituito da greci, a cui si affiancano gli immigrati di recente arrivo (soprattutto dall’Europa dell’Est e dall’Asia Centrale) e storiche minoranze turche, macedoni, albanesi e armene.
La lingua ufficiale è il greco moderno, che deriva dal greco antico o “classico” studiato anche in Italia.
La maggioranza della popolazione si dichiara di religione ortodossa; è presente, dai tempi della dominazione ottomana, una minoranza musulmana, e da tempi ancora più antichi una comunità ebraica, oggi numericamente poco significativa. La percentuale di individui che si dichiarano atei o agnostici è estremamente ridotta: la popolazione greca è tra le più religiose dell’intera Europa, superata, secondo le statistiche, solo da quella di Malta.

GEOOGGI

L’emergenza rifugiati sulle isole dell’Egeo

Le isole dell’Egeo Orientale appartengono politicamente alla Grecia ma alcune di esse sono molto vicine alle coste della Turchia, dalle quali le separa un braccio di mare largo appena pochi chilometri. Ricche di storia, possiedono pittoreschi borghi marinari e incantevoli spiagge che le rendono tra le località di villeggiatura più popolari della Grecia, raggiunte da turisti provenienti da tutto il mondo.
Nel corso dell’emergenza rifugiati che ha colpito l’Europa a partire dal 2015 queste isole sono diventate anche uno dei punti più caldi della crisi. Centinaia di migliaia di persone in fuga dalle guerre che insanguinano il Medio Oriente e l’Asia fanno infatti tappa in Turchia per giungere in Europa.
L’Unione Europea, dove i rifugiati intendono chiedere asilo, è apparentemente vicinissima, a pochi chilometri di distanza, nelle isole greche.
Degli oltre 1.200.000 rifugiati che sono giunti in Europa nel 2015, circa 850.000 (soprattutto siriani, afghani e iracheni) vi sono arrivati approdando sulle isole greche, e di questi circa 500.000 sulla sola Isola di Lesbo, che dista appena 5 chilometri dalla costa turca. I migranti partono a bordo di canotti di fortuna o vecchie barche di pescatori, spesso di notte e sfidando le avverse condizioni meteorologiche. Molte barche si rovesciano e gli annegamenti sono purtroppo all’ordine del giorno.
Nel settembre 2015 fecero il giro del mondo le immagini, provenienti dall’Isola di Kos, delle tendopoli dove i migranti erano temporaneamente alloggiati in attesa di ricevere risposta alla loro domanda di asilo (nella foto), a poca distanza e in forte contrasto con le vie più frequentate dai turisti, tra hotel, locali e negozi di souvenir.

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Le città

Sebbene il tasso di urbanizzazione sia aumentato notevolmente in tempi recenti, molti greci vivono ancora in contesti rurali o in piccoli borghi, mentre le città sono poco diffuse e poco popolate rispetto ad altri Paesi d’Europa.
La capitale della Grecia è Atene (664.000 abitanti, con un’area metropolitana di 3.700.000), città dalla lunghissima e gloriosa storia, oggi indiscusso centro della vita politica, culturale ed economica del Paese. Nel corso del Novecento Atene è cresciuta a dismisura in dimensioni e importanza, ma l’espansione urbana non è stata sufficientemente pianificata e controllata. Questo ha originato uno sviluppo piuttosto disordinato, non sostenuto da servizi e infrastrutture adeguati per gli insediamenti di nuova costruzione, con l’edificazione di moltissimi edifici abusivi, sia residenziali sia industriali, e gravi conseguenze sul piano dell’inquinamento, della viabilità e della qualità della vita. Successivamente, soprattutto a partire dal 2004, anno in cui la città ha ospitato le Olimpiadi, il Governo greco ha compiuto significativi sforzi per orientare lo sviluppo della città in una direzione più sostenibile, in particolare nel campo dei trasporti, ma molto rimane da fare, anche a causa della crisi economica che ha colpito il Paese pochi anni dopo.
Le altre città greche sono relativamente poco popolose se confrontate con la capitale Atene. La maggiore è Salonicco (322.000 abitanti, oltre 1.100.000 nell’area urbana), affacciata sul Mar Egeo e capoluogo della regione della Macedonia Centrale (da non confondere con lo Stato della Macedonia, che confina con la Grecia a nord). È un importante centro industriale e portuale, ma possiede anche ricche testimonianze archeologiche che ne fanno una delle città greche più visitate dai turisti. Altro importante centro è Patrasso (213.000 abitanti, 260.000 nell’area urbana), affacciata sull’omonimo golfo nel Mar Ionio. Capoluogo della regione della Grecia occidentale, possiede il più importante porto passeggeri del Paese, con numerose linee di traghetti che collegano la città ad altri centri del bacino del Mediterraneo, in particolare i porti italiani di Ancona e Brindisi.
Il maggiore centro della Grecia insulare è invece Heraklion (173.000 abitanti), sull’Isola di Creta.

Geoblog - volume 2
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L’Europa