Repubblica Ceca

EUROPA – REGIONE DANUBIANA

REPUBBLICA CECA

Le colline di Pavlov, in Moravia.

La Repubblica Ceca confina a ovest e a nord-ovest con la Germania, a nord-est con la Polonia, a sudest con la Slovacchia, con cui in passato formava un unico Stato, e a sud con l’Austria.

IL TERRITORIO E IL CLIMA

Il territorio ceco comprende le due regioni storiche della Boemia a ovest e della Moravia a est, e una piccola parte della Slesia a nord verso il confine con la Polonia, dove si trova la catena dei Sudeti.
La Moravia è in gran parte pianeggiante ed è racchiusa a est, al confine con la Slovacchia, dai Carpazi Bianchi e a nord da una propaggine orientale dei Sudeti, i Monti Jesenik. La regione è attraversata dalla Morava, un affluente del Danubio.
La Boemia è un ampio altopiano, circondato da basse e antiche catene montuose: i Sudeti a nord-est, i Monti Metalliferi a nord-ovest, la Selva Boema a sud-est e le Alture di Moravia a est. Qui scorre la Moldava, che attraversa Praga, prima di unirsi all’Elba. Il clima è continentale, con inverni freddi ed estati calde.

LA STORIA E L’ORDINAMENTO POLITICO

Il Regno di Boemia nacque all’inizio dell’XI secolo e nel 1355 entrò a far parte del Sacro Romano Impero. Nel 1526 fu proclamato re Ferdinando I d’Asburgo: la Boemia divenne così una regione dell’Impero Asburgico, fino al 1918. Dopo la Prima Guerra Mondiale Boemia e Moravia si unirono alla Slovacchia dando vita alla Cecoslovacchia. Invasa e smembrata dai nazisti poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, la Cecoslovacchia fu ricostituita, dopo il conflitto, come repubblica socialista facente parte del blocco sovietico. Dopo la caduta del regime comunista nel 1989, si instaurò una repubblica democratica attraverso la “Rivoluzione di Velluto”. Nel 1993 la Cecoslovacchia si separò pacificamente in due Stati indipendenti: Repubblica Ceca e Slovacchia. Oggi la Repubblica Ceca è una repubblica parlamentare, membro della NATO e dell’Unione Europea (dal 2004).

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GEOOGGI

La Primavera di Praga

Dopo la Seconda Guerra Mondiale la Cecoslovacchia entrò nell’orbita dell’Unione Sovietica; pur essendo uno Stato indipendente e sovrano, politicamente il Paese era controllato dal Partito Comunista Sovietico. Nel 1968 venne nominato presidente del Partito Comunista di Cecoslovacchia Alexander Dubček, il quale, in contrasto con la linea dettata dall’Unione Sovietica, promosse una serie di riforme politiche ed economiche con l’obiettivo di introdurre in Cecoslovacchia un “socialismo dal volto umano”: la concessione di una maggiore autonomia amministrativa alle autorità locali, province e comuni, e l’allentamento di molte misure che limitavano le libertà personali e i diritti civili. Questo periodo di riforme e di riconquista della libertà passò alla storia coma “Primavera di Praga”, poiché era visto come una stagione di rinascita. Ma fu un periodo breve: temendo che potesse avvicinarsi all’Occidente, il 21 agosto 1968 l’Unione Sovietica invase la Cecoslovacchia e rimosse Dubček e il suo Governo, reprimendo il dissenso e le proteste della popolazione (nella foto, militari e carri armati sovietici nelle strade di Praga fronteggiati pacificamente dai giovani scesi in piazza).
Le immagini degli eventi fecero il giro del mondo, e scatenarono un’ondata di indignazione e manifestazioni in molti Paesi.

LA POPOLAZIONE

Gli abitanti sono in maggioranza cechi, appartenenti al gruppo delle etnie slave. In Moravia esiste una minoranza della popolazione che parla un dialetto ceco particolare e si considera appartenente a un’etnia distinta, quella morava, ma il loro senso di identità si sta progressivamente perdendo. Nella Repubblica Ceca vivono anche piccole minoranze polacche e tedesche. La lingua ufficiale è il ceco, o boemo, una lingua slava simile allo slovacco.
Più della metà della popolazione si dichiara atea. La parte restante è formata da cattolici (27%) e da una piccola minoranza di protestanti della Chiesa hussita.

Le città

Dopo Praga (1.259.000 abitanti), tra le più visitate capitali europee, le principali città del Paese sono Brno (377.000 abitanti), centro industriale della Moravia, e Ostrava (294.000 abitanti), un tempo sede delle industrie pesanti per le quali la regione era famosa.

L’ECONOMIA

L’entrata nell’UE nel 2004 ha rafforzato la posizione della Repubblica Ceca come il più prospero e sviluppato dei Paesi postcomunisti dell’Europa dell’Est.
L’agricoltura ottiene buoni rendimenti e produce soprattutto cereali, patate e luppolo (ingrediente fondamentale per la fabbricazione della birra). Molto sviluppato è anche l’allevamento.
L’industria ha una forte tradizione nella Repubblica Ceca, che risale al periodo dell’Impero Austro-Ungarico e che si è rafforzata negli anni del comunismo. Oltre al settore manifatturiero, sono importanti quello siderurgico e meccanico (macchinari e mezzi di trasporto), quello della produzione della birra e di altre bevande alcoliche, e vari settori artigianali, per esempio quello dei cristalli e delle ceramiche.
Nei servizi sale il settore commerciale, con un deciso aumento delle esportazioni. Molto importante il turismo, che assicura entrate in continua crescita.

Geoblog - volume 2
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