EUROPA – REGIONE BRITANNICA

GEOOGGI

Traffico: Londra scommette sulla bici

La grande espansione dell’area metropolitana di Londra e l’aumento smisurato del numero dei veicoli che ogni giorno invadono le strade hanno provocato gravi problemi. Negli ultimi anni le autorità cittadine sono corse ai ripari per migliorare la viabilità urbana e per ridurre i livelli di inquinamento del centro.
Londra è stata una delle prime città europee a istituire la congestion charge, la tassa che ogni veicolo privato paga per entrare nel centro cittadino, e che dovrebbe dissuadere gli automobilisti dall’intasare alcune vie centrali, incoraggiandoli invece a usare i mezzi pubblici. Attualmente ammonta a 11,50 sterline al giorno per veicolo, e il totale degli introiti incassati dalla municipalità tramite questa tassa vengono investiti nel potenziamento del trasporto pubblico e nel miglioramento della rete stradale. Secondo le autorità, da quando è stata istituita, la tassa ha portato a una diminuzione del 10% del traffico automobilistico nel centro londinese. Inoltre, gli urbanisti sono sempre all’opera per potenziare il sistema dei trasporti cittadino e nel 2016 è stato finalmente inaugurato il primo tratto di una nuova avveniristica linea della metropolitana, la Elizabeth Line (chiamata così in onore della regina Elisabetta II), che dovrebbe alleggerire il traffico di un’ampia zona della città.
Alcuni progettisti seguono invece una direzione diversa e ritengono che la soluzione al problema della viabilità e dell’inquinamento sia un mezzo apparentemente “sorpassato”: la bicicletta. Tutti ritengono però che, perché possa diventare realmente un mezzo di trasporto di massa alternativo all’auto, la bicicletta debba avere a disposizione una rete di percorsi capillare, riservata e sicura. Tuttavia la mancanza di spazi liberi nelle grandi città costituisce un limite alla costruzione di una vasta rete di percorsi ciclabili.
Negli ultimi anni sono state presentate due proposte per risolvere il problema. La prima, SkyCycle, è del celebre architetto Norman Foster: una rete di piste ciclabili sopraelevate costruite in corrispondenza delle maggiori linee ferroviarie, che si ritroverebbero così a essere a due piani: il piano terra destinato ai treni e quello sopraelevato a biciclette e pedoni. Per ridurre l’impatto visivo delle strutture, Foster propone di realizzarle con ampio impiego di materiali trasparenti come il vetro o plastiche innovative. Il progetto, presentato nel 2012, prevede la realizzazione di circa 220 chilometri di viadotti sopraelevati, larghi fino a 15 metri.
L’altro progetto si basa sull’idea opposta: far passare chi si muove in bicicletta sotto la città. Londra ha una vasta rete di tunnel sotterranei, ma molte di queste gallerie sono in disuso perché appartengono a tratti della metropolitana ormai chiusi o mai completati. Il progetto, battezzato The London Underline, propone di ristrutturare completamente questi spazi abbandonati e di trasformare i tunnel in piste ciclopedonali sotterranee.


Per saperne di più sul progetto di Norman Foster: www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-01-09/londra-punta-bici-via-lavori-la-skycycle-norman-foster-183424.shtml

Geoblog - volume 2
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