EUROPA – REGIONE GERMANICA

GEOSTORIA

Le legioni perdute di Teutoburgo

Nel 9 d.C. la lunga e faticosa campagna dell’imperatore romano Augusto per la conquista della Germania settentrionale era quasi conclusa, e il governatore Publio Quintilio Varo era stato incaricato di portare definitivamente la pax romana in quelle regioni selvagge, coperte da fitte foreste e abitate dalle fiere tribù dei “barbari” Germani. Nel mese di settembre, Varo, al comando di una parte consistente del suo esercito, composta da tre legioni, si preparò a spostare il proprio quartier generale più a sud in vista dell’inverno. A guidarlo nella difficile marcia era Arminio (nella foto grande, il monumento a lui dedicato), principe della tribù “barbara” dei Cherusci ma da anni ufficiale dell’esercito romano. In realtà Arminio era segretamente a capo di una coalizione di tribù germaniche, e aveva da lungo tempo in mente di tradire i Romani e respingerli oltre il vecchio confine del fiume Reno. Arminio condusse Varo e le legioni romane nell’inospitale foresta di Teutoburgo, dove un esercito germanico li attendeva, pronto a tendere loro un’imboscata. L’attacco a sorpresa dei barbari fu devastante e le tre legioni, per un totale di oltre 20.000 uomini, furono del tutto annientate.
Fu probabilmente la più grande sconfitta mai subita dal potente esercito romano, e a Roma il colpo provocato dalla disfatta fu così grande che l’imperatore rinunciò alla conquista della Germania settentrionale e del resto dell’Europa Centrale.
Si trattò di un punto di svolta nella storia dell’Antichità, poiché da quel momento le legioni romane non si avventurarono più a est del Reno e a nord del Danubio, una linea che rimase per secoli il confine settentrionale dell’impero. La battaglia divenne anche uno dei più grandi misteri della storia antica: per molti secoli infatti il luogo preciso dello scontro rimase sconosciuto, e nessuno sapeva esattamente dove i soldati delle tre “legioni perdute” di Varo avessero incontrato la morte. Solo nel 1987 una squadra di archeologi trovò le prove definitive che la battaglia si svolse nell’area di Kalkriese, nell’odierna Bassa Sassonia, dove da allora sono stati trovati oltre 4000 reperti, tra cui frammenti di spade, pugnali, punte di freccia, armature e monete dell’epoca di Augusto.


Per saperne di più sul luogo della battaglia: www.kalkriese-varusschlacht.de/en/the-varus-battle/

Geoblog - volume 2
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