LE CITTÀ

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Quando la città diventa smart

Traffico, inquinamento, inefficienza dei servizi pubblici, sicurezza... per fortuna oggi le città hanno uno strumento in più per affrontare queste sfide: le nuove tecnologie, soprattutto quelle informatiche, che permettono di monitorare e “aggiustare” in tempo reale vari aspetti dell’organizzazione urbana.
La possibilità di collegare alla rete non solo i computer ma ogni genere di dispositivo d’uso quotidiano (per esempio i cellulari) rende più semplice e veloce lo scambio di informazioni tra cittadino, aziende e amministrazioni: grazie a questa risorsa gli urbanisti puntano a trasformare le nostre città in smart cities, cioè in “città intelligenti”, dove ogni servizio è ottimizzato per migliorare la qualità della vita delle persone e la sostenibilità ambientale.

Meno auto sulle strade

I trasporti, pubblici e privati, sono un aspetto fondamentale del funzionamento dell’organizzazione urbana. Le smart cities sono in grado di monitorare il traffico sulle strade in tempo reale grazie a sensori e telecamere, e comunicare così ai guidatori – tramite cartelloni luminosi o app per i telefonini – i tempi di attesa in coda, la presenza di incidenti e le “scorciatoie” meno trafficate. Il vero obiettivo delle smart cities nell’ambito dei trasporti è però quello di limitare il più possibile la circolazione di auto private in favore dei mezzi pubblici: per esempio, alcune città hanno introdotto una tassa per chi vuole entrare col proprio veicolo nel centro cittadino (come la congestion charge di Londra o l’Ecopass di Milano).
Molte amministrazioni, inoltre, incentivano il car pooling, l’utilizzo della macchina in comune, fornendo corsie preferenziali e sconti sui pedaggi alle auto con quattro o più passeggeri, riconosciuti da un sistema di telecamere. Un’altra arma per la lotta al traffico e all’inquinamento è il car sharing: il cittadino non possiede più una macchina propria ma ne noleggia una ogni volta che ne ha bisogno con una semplice telefonata o un tocco sullo smartphone.
Allo stesso tempo le nuove tecnologie aiutano a potenziare i mezzi pubblici: non solo apposite app permettono di controllare orari e ritardi, ma molti mezzi sono senza guidatori e vengono gestiti in modo automatizzato, come la metropolitana di Torino.

Il mezzo più futuristico: la bicicletta!

Il mezzo di trasporto preferito nelle smart cities è la bicicletta, che offre tantissimi vantaggi: essendo piccola non intasa le strade e i parcheggi, non è inquinante e, per giunta, permette di fare un po’ di sano esercizio fisico. Le città cercano di incentivare l’uso delle due ruote con piste ciclabili riservate, come avviene già da decenni nell’Europa Centro-Settentrionale. E da alcuni anni si è affermato il bike sharing, il servizio grazie al quale si possono prendere in prestito biciclette pubbliche in speciali punti di sosta.

Verso le energie “verdi”

Un altro obiettivo delle smart cities è ridurre l’enorme consumo di energia necessario ogni giorno per riscaldare gli edifici, illuminare le strade, far funzionare i tantissimi apparecchi elettrici presenti in case e uffici e così via. Il tentativo è quello di diventare città “a impatto zero”, in cui tutta l’energia consumata deriva da fonti “verdi”, rinnovabili e non inquinanti. Molte città, per esempio, utilizzano pannelli solari per alimentare i semafori e hanno introdotto l’obbligo di installarli sui tetti degli edifici nuovi o ristrutturati per generare elettricità e scaldare l’acqua in maniera ecologica. Diverse amministrazioni comunali incentivano inoltre gli abitanti a usare auto elettriche o quelle alimentate a metano o a idrogeno.

Una città connessa e a portata di click

Pagare una multa o una tassa, chiedere e ritirare un certificato, fare un bonifico in banca, comprare medicine o andare a fare la spesa. Fino a qualche anno fa per svolgere queste e molte altre attività eravamo obbligati a uscire di casa, perdendo tempo – e inquinando nel caso ci spostassimo in auto – per poi metterci in coda allo sportello di un ufficio o alla cassa di un negozio.
Oggi in molte città possiamo svolgere queste incombenze da casa, collegandoci ai siti Internet e ai portali online degli uffici pubblici, della banca, o di una miriade di negozi e servizi online.

Gli “occhi” della città

Nel campo della sicurezza la città tecnologicamente più all’avanguardia è Londra, con migliaia di telecamere collocate a ogni angolo della strada e collegate a un sofisticato sistema di controllo che si trova nel quartier generale della polizia metropolitana, il celebre Scotland Yard. Qui i computer della polizia possono applicare a ogni persona ripresa, proprio come avviene nei film di spionaggio, programmi di riconoscimento facciale per scoprire se è ricercata o ha precedenti penali.
In altre città, come New York, alle telecamere sono affiancati sensori e microfoni che registrano i rumori dell’ambiente circostante, così che il computer a cui sono collegati avvisi la polizia se “sente” il suono di uno sparo.

Geoblog - volume 1
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