La popolazione italiana

POPOLAZIONI E POPOLI

La popolazione italiana

I più recenti dati pubblicati dall’ISTAT hanno rilevato che in Italia, nel gennaio del 2016, vivevano circa 60 milioni e mezzo di persone, con una densità abitativa intorno ai 201 abitanti per chilometro quadrato, un dato molto più alto della media europea.
Se osserviamo i dati statistici relativi all’entità e alla composizione della popolazione italiana, ci troviamo di fronte a una situazione che ricalca in parte quella che abbiamo già visto per l’Europa: un saldo naturale in calo o addirittura negativo, compensato da un saldo migratorio positivo (che però, negli ultimi anni, è in forte diminuzione).

La distribuzione della popolazione

Osservando la carta, puoi notare che le aree più densamente popolate si trovano nelle pianure e lungo le coste, in particolare in corrispondenza delle città e nei loro dintorni: le zone più abitate sono infatti la Pianura Padana e i suoi centri principali (l’agglomerato urbano di Milano sopra tutti), la fascia costiera di Genova (8), lunghi tratti di quella adriatica, e i territori che fanno riferimento a molti capoluoghi di Regione, come Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Cagliari.
Le aree meno popolate corrispondono invece a quelle montuose: l’arco alpino e la dorsale appenninica, soprattutto alle quote maggiori, sono infatti caratterizzate nella carta da colori più tenui, ossia da una densità molto più bassa.

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GEOOGGI

La famiglia italiana oggi

Come sono oggi le famiglie italiane? Rispetto al passato sono meno numerose perché nascono sempre meno figli. Nel 1946 il numero medio di figli per donna era circa 3, contro l’1,3 di oggi, anche a causa del fatto che si diventa madri in età più avanzata, intorno ai 32 anni. Nelle famiglie i genitori sono quindi sempre più anziani e aumentano i figli unici.
I figli, inoltre, rimangono in casa molto più a lungo: a causa della crisi economica, della disoccupazione giovanile e dei costi delle abitazioni, oggi il 67% degli italiani tra i 18 e i 37 anni vive ancora con i genitori.
Ma a vacillare è il concetto stesso di famiglia “tradizionale” (padre, madre e figli): nel 2016 il 16% dei ragazzi italiani viveva con uno solo dei genitori, e il 32% delle famiglie era formato da coppie (non tutte sposate) senza figli.
In compenso, sono sempre più numerose le famiglie multietniche: oltre il 20% dei bambini nati nel 2015, più di 100.000 fiocchi azzurri e rosa, ha almeno un genitore straniero.


Per scoprire come sta cambiando la famiglia:
www.raistoria.rai.it>programmi>viaggio nell’italia che cambia>famiglie diverse

Gli italiani di oggi: saldo negativo e fuga dei cervelli

Tra Otto e Novecento il numero di nuovi nati e la durata media della vita degli italiani sono progressivamente aumentati, determinando un rapido incremento demografico. Dalla seconda metà del secolo scorso, tuttavia, questa crescita è rallentata fino quasi ad arrestarsi, come conseguenza del forte calo della natalità. Nel frattempo, il miglioramento della condizioni di vita ha portato, dall’altro lato, a una diminuzione della mortalità.
L’effetto di questi due fenomeni combinati è che la popolazione italiana è oggi composta sempre più da persone anziane, ossia tende all’invecchiamento.
A contrastare questa situazione, almeno in parte, ha provveduto il fenomeno migratorio: anche l’Italia, che in passato è stata terra di emigranti, è diventata oggi meta di immigrazione. Il saldo migratorio del nostro Paese, negli ultimi anni, è infatti sempre stato positivo. Ciò ha fatto sì che la popolazione totale continuasse comunque a crescere, anche se a un ritmo più lento rispetto al passato, e che invecchiasse meno rapidamente, grazie all’età giovane degli immigrati e alla loro maggiore tendenza a fare figli.
Negli ultimi anni, tuttavia, si è verificato un progressivo rallentamento dell’immigrazione, mentre si sta assistendo al rafforzarsi di un fenomeno inverso: la cosiddetta “fuga dei cervelli”, cioè l’emigrazione di persone, generalmente giovani, con un alto livello di istruzione (9), che si dirigono all’estero (soprattutto verso il Regno Unito, la Germania e la Francia) in cerca di un lavoro adeguato al titolo di studio conseguito.
Il continuo calo delle nascite e il peggioramento del saldo migratorio hanno fatto sì che nel 2015 la crescita totale della popolazione italiana sia stata negativa.

GUIDA ALLO STUDIO

FISSO I CONCETTI 

1 Quali sono le aree dell’Italia più densamente popolate?

2 Quale andamento ha avuto la crescita demografica nel nostro Paese?

3 Da quale fattore è bilanciata la tendenza all’invecchiamento della popolazione italiana?

Geoblog - volume 1
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L’Italia e l’Europa