Il clima in Europa

L’Europa è quasi interamente compresa nella fascia climatica temperata, con temperature cioè né troppo calde né troppo fredde, a eccezione delle parti più settentrionali, oltre il Circolo Polare Artico, che rientrano invece nella fascia di clima freddo.
All’interno di ogni fascia climatica esistono però regioni con caratteristiche climatiche diverse, influenzate dalla vicinanza dell’Oceano Atlantico e dei mari, dalla presenza di catene montuose ecc. Osservando la carta, puoi notare come, scendendo da nord a sud, sia possibile individuare in Europa cinque grandi aree climatiche, caratterizzate da ambienti naturali diversi.

Il clima subartico

• Area: Islanda, zone della Scandinavia e della Russia Settentrionale vicine alle regioni polari. Il fattore che influenza di più il clima, in particolare le temperature, è la latitudine.
• Temperature: molto basse.
• Inverni: lunghi e freddi, con molti mesi senza la luce del sole.
• Precipitazioni: scarse, ma la neve caduta si accumula senza sciogliersi.
• Estati: brevi e fresche.
• Ambiente: con il disgelo estivo, quando il sole oltre il Circolo Polare Artico non tramonta mai, si formano praterie ricche di acquitrini, dove crescono muschi e licheni. È l’ambiente della tundra.

Il clima continentale

• Area: regioni interne del continente europeo, troppo lontane dall’Oceano Atlantico per sentirne i benefici, dalla Scandinavia Orientale al Mar Nero, dalla zona centrale della Penisola Iberica alla Russia.
• Temperature: forti escursioni termiche annue (grandi differenze di temperatura tra le stagioni).
• Inverni: lunghi, rigidi e piuttosto asciutti.
• Estati: brevi, calde e piovose.
• Precipitazioni: scarse, perché le masse di aria umida faticano ad arrivare alle regioni interne.
• Ambiente: data l’ampiezza di quest’area, esistono notevoli diversità. A nord prevale la foresta di conifere, la taiga; a sud la scarsità di precipitazioni ostacola la crescita degli alberi e si trovano estese steppe e praterie; nell’Europa Centro-Occidentale resistono tratti di boschi di latifoglie, oggi ridotti a causa dell’intervento umano.

Il clima atlantico

• Area: Scandinavia Meridionale, Isole Britanniche e costa atlantica, regioni in cui la presenza dell’oceano mitiga le temperature, anche grazie alla Corrente del Golfo (Atlante p. 37).
• Temperature: escursione termica annua ridotta.
• Inverni: non molto freddi.
• Estati: fresche.
• Venti e precipitazioni: frequenti e intensi.
• Ambiente: è stato profondamente modificato dall’uomo e resistono solo pochi tratti degli antichi boschi di latifoglie. Sulle coste, battute dai venti, si sviluppa una particolare forma di vegetazione, la brughiera, formata da distese di arbusti.

Il clima alpino

• Area: le zone più elevate dei sistemi montuosi, dove il clima è influenzato soprattutto dall’altitudine.
• Inverni: molto freddi con precipitazioni nevose.
• Estati: fresche e piovose.
• Precipitazioni: frequenti.
• Ambiente: la vegetazione muta salendo di quota. Fino ai 1500 metri si incontrano boschi misti, tra i 1500 e i 2000 metri si estendono boschi di conifere, oltre i 2000 metri si hanno pascoli e arbusti; sopra i 3000 metri la vegetazione è quasi assente.

Il clima mediterraneo

• Area: coste europee affacciate sul Mediterraneo e sul Mar Nero, fortemente condizionate dalla presenza del mare.
• Temperature: con escursioni termiche annue ridotte.
• Inverni: miti.
• Estati: calde.
• Precipitazioni: scarse, soprattutto invernali.
• Ambiente: in origine comprendeva grandi foreste di querce, lecci e pini marittimi, oggi quasi scomparse per l’azione dell’uomo; sono diffusi la vite, l’olivo e gli alberi da frutto, ma la vegetazione più caratteristica è la macchia mediterranea, formata da piante come lecci, querce da sughero e arbusti aromatici (rosmarino, lavanda, timo e così via).