Il Delta del Po
Alla fine del suo lungo corso, prima di gettarsi nel Mare Adriatico tra Veneto
ed Emilia-Romagna, il Po si divide in cinque rami principali, dando vita a un’area di oltre 400 chilometri quadrati punteggiata di stagni, acquitrini, canneti e isolotti fluviali. È il Delta del Po, formatosi nel corso dei millenni per il deposito dei materiali trasportati dal fiume, un territorio in lento ma in continuo mutamento, caratterizzato da una grande varietà di ambienti: dalle spiagge e dune costiere, alle lagune e valli salmastre, dai prati ai boschi.
Il Delta è una delle zone umide più vaste d’Italia, ricchissima di specie vegetali e animali: qui nidificano, svernano o sostano specie di uccelli rari come il fenicottero maggiore, il falco di palude, il cavaliere d’Italia e il martin pescatore. Il territorio del Delta è inoltre ideale per la pesca e l’acquacoltura (allevamento dei pesci): famose sono le anguille delle valli di Comacchio, una serie di lagune naturali tra Ferrara e Ravenna.
L’area del Delta è protetta da due parchi, il Parco regionale del Delta del Po Veneto e il Parco regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna, e nel 1999 è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.
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