La spartizione dell’impero
La pace di Verdun dell’843 stabilì la divisione dell’impero di Carlo Magno in tre aree indipendenti (▶ Atlante attivo, p. 276):
- Lotario, il maggiore dei fratelli, ottenne la corona imperiale, secondo le volontà testamentarie del padre, il titolo di re d’Italia, con il possesso dei territori dell’Italia centrosettentrionale, e la zona centrale dell’impero, dalle coste del mare del Nord fino alle Alpi;
- Carlo il Calvo si vide assegnato il regno dei Franchi occidentali;
- Ludovico il Germanico ebbe in eredità il regno dei Franchi orientali, corrispondente all’incirca ai territori dell’attuale Germania.
In un’epoca caratterizzata da una profonda frammentazione del potere imperiale, questi territori furono poi ulteriormente suddivisi tra gli eredi dei Carolingi. Alla morte di Lotario (855), infatti, la corona imperiale e i possedimenti in Italia passarono al figlio maggiore, Ludovico II, mentre il secondogenito Lotario II ereditò altri territori nell’Europa centrosettentrionale, che assunsero il nome di Lotaringia; al terzo figlio, Carlo, furono infine assegnate la Borgogna e la Provenza. La morte prematura dei figli di Lotario, tra l’863 e l’875, comportò tuttavia la spartizione di tutti i territori tra Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico, che ampliarono così i propri possedimenti nell’Europa centrale.