TERRA, GUERRA E POTERE
In questo brano, tratto da un capitolare degli inizi del IX secolo, sono descritti non solo gli obblighi militari dei possessori di terre nei confronti del re, ma viene introdotta anche una regola che esonera dal servizio militare chi non può procurarsi un adeguato equipaggiamento.
Il testo è importante perché mostra il cambiamento in atto all’interno della società germanica, che sta passando da leggi tradizionali non scritte, come sono quelle dei Germani, a leggi scritte, sul modello giuridico romano.
«Ogni uomo libero che ha quattro mansi1 coltivati, o di suo o in beneficio da qualcuno, provveda al suo equipaggiamento e si unisca all’esercito […]. A chi ha tre mansi di suo
si aggiunga colui che ne ha uno e collabori con lui perché egli possa provvedere per
entrambi. A colui che ha solo due mansi di suo si aggiunga un secondo che ne ha ugualmente due e uno di essi, usufruendo dell’aiuto dell’altro, raggiunga l’esercito. A colui che
ha solo un manso di suo si aggiungano altri tre che abbiano ugualmente un manso solo
e collaborino con lui perché egli solo raggiunga l’esercito; gli altri tre, che hanno prestato
il loro aiuto, rimangano a casa. Vogliamo e comandiamo che i nostri missi2 si informino scrupolosamente su coloro che l’anno scorso, quando è stato convocato l’esercito, non hanno tenuto conto di quell’ordine che avevamo emanato in termini analoghi ai precedenti riguardo agli uomini liberi e ai più poveri; e chiunque venga scoperto non aver
aiutato il suo pari a raggiungere l’esercito secondo il nostro comando o a non essere
venuto personalmente, assolva pienamente il nostro comando e dia piena garanzia di
assolverlo secondo la legge.»
Monumenta Germaniae Historica, Capitularum regum Francorum, Legum Sectio II, I, Boretius, Hannover 1883
1. mansi: in origine il manso era un appezzamento di terra sufficiente a mantenere una famiglia; con i Merovingi si cominciò a intendere un pezzo di terra coltivato da uno schiavo.
2. missi: si tratta dei missi
dominici, cioè inviati dal sovrano per controllare i territori dei suoi cavalieri.