Unità 10 IL TARDOANTICO E L’ALTO MEDIOEVO >> Capitolo 27 – La fine dell’impero romano d’Occidente

TESTIMONIANZE DELLA STORIA

SANT’APOLLINARE NUOVO: LA CHIESA DI TEODORICO

Fatta erigere dal re Teodorico nel 505 per la sua corte, la basilica di Sant’Apollinare Nuovo di Ravenna nacque come luogo di culto ariano. Dopo la conquista di Ravenna da parte di Giustiniano (540) divenne cattolica e dedicata a san Martino di Tours. L’attuale denominazione risale al IX secolo quando, decaduta Ravenna, le reliquie del primo vescovo ravennate, sant’Apollinare, vennero traslate, per preservarle dai rischi dei frequenti saccheggi, dalla basilica di Sant’Apollinare in Classe. Questa era infatti troppo esposta alle incursioni, essendo vicina al porto, mentre la basilica di San Martino era protetta dalle mura della città: in questa occasione la basilica cambiò nome in quello attuale.

1 L’edificio è a tre navate, preceduto da un portico del XVI secolo. A destra della 1 basilica vi è il campanile a pianta circolare, in mattoni come la chiesa. La navata centrale, larga il doppio di quelle laterali, è stata ricostruita nel XVI secolo e decorata nel XVIII secolo. Anche Sant’Apollinare Nuovo, come tutte le chiese di Ravenna del V-VI secolo, è decorata con mosaici, distribuiti su tre grandi fasce.
La fascia centrale è occupata da trentadue figure di profeti, sedici per lato, tutte uguali, chiamate a celebrare il sacro testo della Bibbia. Nella fascia sottostante sono raffigurati una processione di ventidue sante, guidate da sant’Eufemia, e un corteo di ventisei santi e martiri. La ripetitività di gesti e figure vuole indicare l’abolizione delle soggettività a vantaggio invece del messaggio cristiano.

PER FISSARE I CONCETTI

La sostituzione dei cicli musivi del tempo di Teodorico è l’applicazione di quale condanna? Cita altri esempi incontrati quest’anno nello studio della storia in cui essa è stata applicata.

Terre, mari, idee - volume 2

Da Roma imperiale all’anno Mille