L’ambiente della penisola: catene montuose e ricchezza
di acque
L’Italia, penisola lunga e stretta proiettata verso l’Africa, si affaccia sul mar Mediterraneo, dividendolo in una parte orientale e una occidentale. A causa della sua forma particolare, le condizioni ambientali, influenzate dalla latitudine, sono molto varie, tanto che nella penisola possono essere individuate almeno sei differenti regioni climatiche. Semplificando, troveremo estati più piovose e inverni più rigidi sulle ▶ catene montuose; un clima temperato, con estati calde e inverni freddi, nelle pianure e nelle zone collinari interne; un clima mediterraneo, con estati calde e inverni miti, lungo le zone costiere.
Dal punto di vista geomorfologico la penisola italiana è simile a quella greca: lunghi tratti di coste, numerose colline e montagne, pianure non molto estese. Le catene montuose sono però decisamente più imponenti: la corona ad arco delle Alpi, in particolare, costituisce da sempre una barriera naturale a nord, mentre gli Appennini attraversano la penisola in tutta la sua lunghezza (circa 1350 km), comprendendo anche alcuni vulcani che rendono l’Italia una terra soggetta a terremoti.
Rispetto alla Grecia, però, l’Italia gode di risorse idriche molto più ricche: torrenti,
fiumi e oltre un migliaio di laghi hanno offerto alle popolazioni insediate in queste terre acque più abbondanti e meglio sfruttabili. L’azione dei fiumi, nel corso dei millenni, ha provocato trasformazioni del paesaggio anche notevoli: alcuni corsi d’acqua, allargandosi sulle pianure alluvionali, hanno per esempio dato origine a zone acquitrinose che si sono trasformate in ▶ paludi malsane; altrove, invece, hanno determinato un avanzamento della linea di costa, che ha “allontanato” il mare da alcune città costiere.