Unità 4 LE ORIGINI E L’ETÀ ARCAICA
EGEO, INCROCIO DI CULTURE
La prevalenza di un paesaggio montano, le coste molto frastagliate e la strettissima compenetrazione fra terra e mare contraddistinguono il territorio greco, dominato da una grande varietà morfologica che ha portato alla nascita di microregioni dalle caratteristiche geografiche, ambientali e culturali molto diverse. Pur essendo un territorio aspro e inospitale, la Grecia è stata la prima area europea in cui si sono sviluppate civiltà dalla grande vivacità economica e culturale.
Asset ID: 21 (sto-audsin-egeo-incrocio-di-cultu210.mp3)
LA CIVILTÀ CRETESE
Tra il III e il II millennio a.C. si impose la civiltà palaziale dei Cretesi, che giunsero a dominare le rotte mercantili grazie alla favorevole posizione geografica della loro isola, al centro del mar Mediterraneo. I palazzi dei sovrani rappresentavano il centro di coordinamento di tutte le attività produttive e svolgevano al contempo la funzione di magazzini per conservare le merci e di centri di potere.
Asset ID: 22 (sto-audsin-la-civilt-cretese220.mp3)
LA CIVILTÀ MICENEA
Verso la metà del II millennio a.C. Creta fu conquistata dai Micenei, una popolazione di origine indoeuropea che tra il III e il II millennio a.C. si era insediata in Grecia. I Micenei, dopo aver ereditato le tecniche di navigazione e della metallurgia del bronzo e dopo aver appreso l’uso della scrittura (dalla Lineare A, scrittura cretese, derivarono la Lineare B), a partire dal XV sec. a.C. si sostituirono ai Cretesi nel predominio commerciale nel Mediterraneo e avviarono un’importante espansione. Tuttavia, agli inizi del XII sec. a.C. la civiltà micenea entrò in crisi e la Grecia divenne meta di una nuova e bellicosa popolazione di origine indoeuropea: i Dori.
Asset ID: 23 (sto-audsin-la-civilt-micenea230.mp3)
IL MEDIOEVO ELLENICO
In seguito all’arrivo dei Dori, la Grecia entrò in una fase di decadenza, il medioevo ellenico (XII-VIII sec. a.C.), caratterizzato dal ritorno a un’economia di sussistenza, dal forte calo
demografico e dall’abbandono della scrittura
e dei commerci di lunga distanza. La principale novità fu l’impiego sempre più esclusivo del ferro per la produzione di armi, strumenti agricoli e oggetti di uso quotidiano, assieme all’adozione dell’alfabeto fonetico.
In questo periodo inoltre nacque tra le comunità greche la consapevolezza della loro comune identità culturale. All’inizio esse erano sottomesse all’oligarchia dei nobili proprietari terrieri, ma in seguito all’espansione delle attività artigianali e commerciali, tra l’VIII e il VI sec. a.C. artigiani e mercanti, grazie alle loro ricchezze e al contributo che fornivano alla difesa militare, ottennero la partecipazione alla vita politica.
Asset ID: 24 (sto-audsin-il-medioevo-ellenico240.mp3)
LA NASCITA DELLA PÓLIS
Con la fine del medioevo ellenico a partire dal IX sec. a.C. nacquero le prime città-Stato, o póleis, strutture politiche e sociali tra loro indipendenti, in cui vigevano l’autonomia e l’uguaglianza e in cui le decisioni di rilevanza collettiva venivano prese da assemblee di cittadini. Il centro economico e sociale della pólis era la piazza (agorà), sede degli scambi commerciali e delle assemblee politiche.
Asset ID: 25 (sto-audsin-la-nascita-della-plis250.mp3)
L’ESPANSIONE NEL MEDITERRANEO
Adottando nuove tecniche di navigazione, i Greci fondarono colonie lontano dalla madrepatria per risolvere i problemi legati alla crescita demografica della popolazione e alla scarsità delle terre coltivabili nella madrepatria. Questa grande colonizzazione determinò l’incremento dei commerci, lo sviluppo della produzione
artigianale e la diffusione della moneta.
I motivi della fondazione di nuove colonie furono anche politici: una lotta tra fazioni all’interno di una pólis si risolveva con l’esilio di una delle parti in conflitto.
Asset ID: 26 (sto-audsin-lespansione-nel-medite260.mp3)
POLITICA E RELIGIONE NELLE PÓLEIS
Per risolvere i conflitti interni, alcune città si affidarono alle riforme stabilite da legislatori, con la stesura di leggi scritte; altre assegnarono pieni poteri ai tiranni.
La città divenne anche un centro religioso e culturale, dove si svolgevano riti, feste, pratiche del culto e manifestazioni culturali; la religione era politeistica e ogni divinità del pántheon greco proteggeva un aspetto particolare della vita quotidiana.
Asset ID: 27 (sto-audsin-politica-e-religione-n270.mp3)
SPARTA E ATENE
Sparta si reggeva sul governo oligarchico degli
spartiati, l’aristocrazia di guerrieri e proprietari terrieri al vertice della società, al di sopra di
perieci e iloti. L’educazione degli spartiati ruotava attorno alla preparazione militare.
Atene raggiunse un notevole sviluppo grazie ai commerci e alle riforme promosse da Solone.
In età arcaica, un governo oligarchico sostituì la monarchia, ma le riforme soloniane, dopo il 594 a.C., ridussero l’influenza politica degli aristocratici di nascita introducendo un governo di natura timocratica, con un allargamento della cittadinanza.
Alla fine del VI sec. a.C. ad Atene si affermò
Clistene, la cui riforma amministrativa realizzò un ordinamento che sarà definito “democrazia”, stabilendo l’uguaglianza di tutti i cittadini maschi liberi, che potevano partecipare alla vita politica, mentre le donne, gli schiavi e i meteci (cioè gli stranieri che abitavano in città) ne erano esclusi.
Asset ID: 28 (sto-audsin-sparta-e-atene280.mp3)
LA MAPPA
Terre, mari, idee - volume 1
Dalla preistoria alla crisi di Roma repubblicana