I colori della letteratura - volume 3

Il secondo Ottocento – L'opera: Myricae

 T6 

Lavandare

Il titolo del componimento lascerebbe pensare alla descrizione di un lavoro o di una scena agreste. Qui invece la tessitura sonora e i particolari elencati creano ulteriori suggestioni e alludono a significati simbolici.


METRO Madrigale, formato da due terzine e una quartina di endecasillabi.

        Nel campo mezzo grigio e mezzo nero
        resta un aratro senza buoi, che pare
        dimenticato, tra il vapor leggiero.

        E cadenzato dalla gora viene
5     lo sciabordare delle lavandare
        con tonfi spessi e lunghe cantilene.

        Il vento soffia e nevica la frasca,
        e tu non torni ancora al tuo paese!
        quando partisti, come son rimasta!
10   come l’aratro in mezzo alla maggese.

      Dentro il testo

I contenuti tematici

In un giorno autunnale, il poeta contempla un paesaggio campestre e percepisce dai rumori la presenza, lungo le rive di un vicino canale, di alcune lavandaie (lavandare è il termine popolare toscano). Sono i tonfi dei panni immersi nell’acqua e sbattuti sulle sponde della gora (v. 4), ma soprattutto il triste canto delle donne, che Pascoli trascrive quasi letteralmente da una raccolta di canti tradizionali marchigiani. Il motivo è tipico di molti stornelli popolari: il lamento di una donna abbandonata dall’amato, che è partito lasciandola sola e sconsolata.

La rappresentazione è però solo in apparenza descrittiva: essa costituisce la proiezione di uno stato d’animo e di una condizione interiore. Le parole malinconiche della canzone chiariscono infatti il senso simbolico delle immagini presenti nel componimento: l’aratro abbandonato, il campo arato per metà e solitario, senza buoi e senza uomini, e la nebbia leggera rimandano a un’idea di privazione e di mancanza, nonché di attesa rassegnata. L’autunno della natura, ben oltre un semplice intento realistico, sembra alludere a una pena esistenziale.

 >> pag. 329 

Le scelte stilistiche

Il gioco dei valori fonici delle parole è funzionale alla resa delle immagini meste, oltre che al raggiungimento di suggestivi risultati musicali. Mentre la prima terzina* (vv. 1-3) sviluppa impressioni di carattere visivo, scandite mediante lente cadenze e pause forti, che conferiscono ai versi un ritmo malinconico, nella seconda terzina (vv. 4-6) prevalgono le sensazioni uditive, particolarmente sollecitate dall’utilizzo di vocaboli fonosimbolici: cadenzato, gora, sciabordare, lavandare (questi ultimi due rimano internamente al v. 5), tonfi spessi, lunghe cantilene. Infine la quartina* (vv. 7-10) rovescia l’ordine sensoriale, registrando prima i dati uditivi e poi quelli visivi, e accentua al contempo il tono cantilenante, tipico dei canti popolari.

Nel complesso tutta la poesia acquista, grazie alle figure retoriche sintattiche e foniche, un andamento lento che sembra riprodurre la ripetitività monotona e un po’ stanca del lavoro delle lavandaie: la presenza di enjambement*(pare / dimenticato, vv. 2-3), chiasmi* (tonfi spessi e lunghe cantilene, v. 6; Il vento soffia e nevica la frasca, v. 7), allitterazioni* (in r e t: resta… aratro, v. 2; torni… partisti… rimasta, vv. 8-9; in l e n: lunghe cantilene, v. 6; in s e f: soffia… frasca, v. 7), assonanze* (aratro… dimenticato, vv. 2-3; frasca… rimasta, vv. 7-9) e termini onomatopeici* (sciabordare, v. 5; tonfi, v. 6) alimenta quell’atmosfera di evocazione e sospensione emotiva tipica dell’arte pascoliana.

      Verso le competenze

COMPRENDERE

1 Attribuisci un breve titolo a ciascuna delle tre strofe del testo.



Strofa 1


Strofa 2


Strofa 3



2 Descrivi il paesaggio tratteggiato dal poeta.

ANALIZZARE

3 Fornisci lo schema delle rime.


4 Individua nel testo i termini tecnici che si riferiscono all’ambito agricolo.


5 Inserisci nella tabella i vocaboli collegati alla sfera visiva e a quella uditiva.


Sfera visiva
Sfera uditiva




















INTERPRETARE

6 Rintraccia la similitudine presente nel testo e spiega perché essa fornisce la chiave interpretativa dell’immagine iniziale della poesia.


I colori della letteratura - volume 3
I colori della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi