I colori della letteratura - volume 3

Il secondo Ottocento – L'opera: Myricae

 T7 

Sorella

Questa poesia è dedicata alla sorella Maria, che Pascoli chiamava affettuosamente Mariù. L’atmosfera familiare descritta corrisponde, ancora una volta, a quella del «nido».


METRO Quartine di decasillabi e novenari alternati, a rima alternata (ABAB CDCD ecc.).

        a Maria

        Io non so se più madre gli sia
        la mesta sorella o più figlia:
        ella dolce ella grave ella pia,
        corregge conforta consiglia.

5     A lui preme i capelli, l’abbraccia
        pensoso, gli dice, Che hai?
        a lui cela sul petto la faccia
        confusa, gli dice, Non sai?

        Ella serba nel pallido viso,
10   negli occhi che sfuggono intorno,
        ah! per quando egli parte il sorriso,
        le lagrime per il ritorno.

        Per l’assente la madia che odora
        serbò la vivanda più buona;
15   e lo accoglie lo sguardo che ignora,
        col bacio che sa, ma perdona.

        Ella cuce; nell’ombra romita
        non s’ode che l’ago e l’anello:
        ecco, l’ago fra le agili dita
20   ripete, Stia caldo, sia bello!

        Ella prega: un lungo alito d’ave-
        marie con un murmure lene…
        ella prega; ed un’eco soave
        ripete, Sia buono, stia bene!

 >> pag. 331 

      Dentro il testo

I contenuti tematici

La lirica è scritta nell’ottobre-novembre 1895, nel periodo cioè in cui si sposa l’altra sorella, Ida: un matrimonio che viene percepito dal poeta come un “tradimento” del «nido» familiare. Per questo essa costituisce un documento eloquente dello stato di incertezza psicologica di Pascoli, che esaspera ulteriormente il carattere maniacale del proprio vincolo familiare, caricando la sorella “superstite” Maria di valori affettivi e di compiti protettivi.

Il poeta fa della sorella una figura circondata di un alone quasi sacrale, in qualche modo assimilandola alla Vergine Maria: non è casuale la struttura ternaria del v. 3, ella dolce ella grave ella pia, nel quale vengono ripresi due aggettivi, dolce e pia, attribuiti alla Madonna in una delle più note preghiere mariane, il Salve Regina; la stessa struttura è ribadita dai tre verbi del v. 4, corregge conforta consiglia, che configurano azioni tipiche, all’interno della tradizione cattolica, dell’intervento mariano nella vita del fedele. Come la madre di Gesù, la sorella del poeta ha preservato la propria verginità, ponendosi inoltre al servizio della famiglia d’origine, di cui rappresenta una sorta di vestale.

Le scelte stilistiche

Di Maria l’autore offre un ritratto in movimento. Sono le azioni a caratterizzare la sua figura e a far trapelare, agli occhi del lettore, i sentimenti che la animano: essa si esprime in gesti d’affetto (vv. 5-8), interessandosi alla pensosità di Giovanni in maniera materna (l’abbraccia / pensoso, vv. 5-6) e offrendogli sostegno e conforto (dunque non è solo sorella o figlia, come si dice al v. 2, ma qui – soprattutto – madre, v. 1); cerca di non far pesare al fratello la propria tristezza quando egli si allontana da casa (vv. 9-12); non lo rimprovera per l’assenza e perdona maternamente i suoi difetti (vv. 13-16). Infine Maria compie due azioni tipiche del mondo femminile nella società contadina: cuce (vv. 17-20) e recita il rosario (vv. 21-24). Ma entrambe queste attività sono finalizzate allo stesso scopo: il benessere e la serenità del fratello Giovanni nell’atmosfera ovattata del «nido».

      Verso le competenze

COMPRENDERE

1 Quali azioni compie Maria?


2 Che tipo di sentimenti mostra Maria nei confronti del fratello?


3 Quali sentimenti traspaiono da parte del poeta nei confronti di Maria?

ANALIZZARE

4 Rintraccia alcuni esempi di fonosimbolismo.


5 Quali due versi sono legati da un chiasmo? Con quale scopo espressivo?


6 Individua altre figure retoriche, oltre al chiasmo, presenti nel componimento.

INTERPRETARE

7 Al v. 2 il poeta definisce Maria la mesta sorella. Da che cosa potrebbe derivare tale mestizia?

PRODURRE

8 Spesso i poeti dedicano testi a membri della famiglia. Individua una poesia (o una canzone) che ami in modo particolare su tale argomento: quali analogie e differenze noti con Sorella di Pascoli? Scrivi un testo espositivo di circa 20 righe.


9 In una famosa dichiarazione lo scrittore francese André Gide (1869-1951) dice: «Famiglie, vi odio». In questo modo Gide evidenzia l’impossibilità di scrivere in maniera efficace sulla famiglia, in quanto i risultati sarebbero troppo scontati, banali, viziati da un eccesso di vicinanza, in una parola retorici. Si può scrivere di argomenti che ci coinvolgono personalmente mantenendo allo stesso tempo una certa distanza, emotiva e psicologica? Che cosa pensi al riguardo? Spiegalo in un testo argomentativo di circa 20 righe.


I colori della letteratura - volume 3
I colori della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi