in mare. La barca si raddrizzò, ma padron ’Ntoni non si raddrizzò, lui, e non rispondeva
105 più a ’Ntoni che lo chiamava. Ora, quando il mare e il vento gridano insieme,
non c’è cosa che faccia più paura del non udirsi rispondere alla voce che chiama.
«Nonno, nonno!», gridava anche Alessi, e al non udir più nulla, i capelli si rizzarono
in capo, come fossero vivi, ai due fratelli. La notte era così nera che non si vedeva da
un capo all’altro della Provvidenza, tanto che Alessi non piangeva più dal terrore.28 Il
110 nonno era disteso in fondo alla barca, colla testa rotta. ’Ntoni finalmente lo trovò
tastoni e gli parve che fosse morto, perché non fiatava e non si muoveva affatto. La
stanga del timone29 urtava di qua e di là, mentre la barca saltava in aria e si inabissava.
«Ah! san Francesco di Paola!30 Ah! san Francesco benedetto!», strillavano i due
ragazzi, ora che non sapevano più che fare.
115 San Francesco misericordioso li udì, mentre andava per la burrasca in soccorso
dei suoi devoti, e stese il suo mantello sotto la Provvidenza, giusto quando stava per
spaccarsi come un guscio di noce sullo scoglio dei colombi, sotto la guardiola31 della
dogana. La barca saltò come un puledro sullo scoglio, e venne a cadere in secco,
col naso in giù.32 «Coraggio, coraggio!», gridavano loro le guardie dalla riva, e correvano
120 qua e là colle lanterne a gettare delle corde. «Siam qui noi! fatevi animo!».
Finalmente una delle corde venne a cadere a traverso della Provvidenza, la quale
tremava come una foglia, e batté giusto sulla faccia a ’Ntoni peggio di un colpo di
frusta, ma in quel momento gli parve meglio di una carezza.
«A me! a me!», gridò afferrando la fune che scorreva rapidamente e gli voleva
125 scivolare dalle mani. Alessi vi si aggrappò anche lui con tutte le sue forze, e così
riescirono ad avvolgerla due o tre volte alla sbarra del timone, e le guardie doganali
li tirarono a riva.
Padron ’Ntoni però non dava più segno di vita, e allorché accostarono la lanterna
si vide che aveva la faccia sporca di sangue, sicché tutti lo credettero morto,
130 e i nipoti si strappavano i capelli. Ma dopo un paio d’ore arrivò correndo don
Michele, Rocco Spatu, Vanni Pizzuto, e tutti gli sfaccendati che erano all’osteria
quando giunse la notizia, e coll’acqua fresca e le fregagioni33 gli fecero riaprir gli
occhi. Il povero vecchio, come seppe dove si trovava, che ci voleva meno di un’ora
per arrivare a Trezza, disse che lo portassero a casa su di una scala.34
135 Maruzza, Mena, e le vicine, che strillavano sulla piazza e si battevano il petto, lo
videro arrivare in tal modo, disteso sulla scala, e colla faccia bianca, come un morto.