Il secondo Ottocento – L'autore: Giovanni Verga

invito ALL'ARTE

Verga e la fotografia

Un’invenzione rivoluzionaria
Nel 1837 il chimico francese Louis Daguerre (1787-1851) inventa quello che può essere considerato il primo apparecchio fotografico, a cui dà il suo nome, “dagherrotipo”: la fotografia diventa inizialmente uno strumento di documentazione e informazione, poi una moda che contagia l’élite europea, affascinando nobili, intellettuali e persone facoltose che possono permettersi questo hobby dispendioso. Dagli anni Sessanta dell’Ottocento, la passione per la fotografia dilaga anche in Italia: il clima positivistico, infatti, permette di esaltare le potenzialità di un’arte che coglie la realtà così com’è, in modo oggettivo.

Bambina seduta alla finestra in una casa di Novalucello, fotografia di Giovanni Verga. 1911 ca.


Contadino Turi Minnamà, fotografia di Giovanni Verga. 1892.

Giovanna a Pampinedda, cameriera, 1892.


Antonio Caruso, campiere, 1889.


Donna anziana di Vizzini, 1892.


Il campiere massaro Filippo, Turi “Culedda” con la moglie e altri contadini, 1892. Fotografie di Giovanni Verga.

Al cuore della letteratura - volume 5
Al cuore della letteratura - volume 5
Il secondo Ottocento