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  L'arte nel mondo: India

L'INDIA E L'INDUISMO

Dal V secolo d.C. il Buddismo lascia il posto a un'altra grande religione: l'Induismo. Oltre alle tre divinità principali, Shiva, Visnù e Brama – note anche come "Trimurti" – esistono moltissime altre divinità locali dell'Induismo, figure leggendarie e della tradizione. Ogni divinità può avere più aspetti, anche contrastanti – buono e cattivo, debole e potente – e più rappresentazioni, che raffigurano l'uno o l'altro aspetto. Le statue dedicate alle divinità sono quindi molto numerose e diverse tra loro. 
Con l'Induismo anche l'architettura conosce alcuni cambiamenti. Per un certo periodo le due principali religioni indiane, Buddismo e Induismo, convivono: ne è testimonianza il grandioso complesso di Ellera, scavato nella roccia come i templi buddisti, ma con elementi decorativi indù. 
Dopo il V secolo si affermano gli edifici religiosi tipicamente induisti. La costruzione caratteristica del tempio indù è una stanza quadrata, che ospita la statua della divinità, circondata da un porticato e coperta da una torre riccamente ornata, chiamata shikhara.
Durante il XIII secolo il Nord dell'India viene invaso dai musulmani, che impongono la loro cultura. Il risultato è un'arte affascinante, capace di unire le decorazioni e l'eleganza dei materiali indiani con l'architettura islamica. Il più spettacolare esempio di questo stile è il mausoleo di Taj Mahal (1632-1654).

SHIVA DANZANTE

Le quattro braccia simboleggiano la forza doppia, creatrice e distruttrice, del dio. Il cerchio è simbolo del cosmo, le fiamme esterne rappresentano la distruzione. Il piede è posato su una figura che è immagine del demone dell'ignoranza.

SHIVA

Il dio Shiva è una delle divinità più rappresentate nell'arte indiana. Come molti dèi dell'Induismo, simboleggia più aspetti della vita, sia positivi sia negativi. Shiva infatti è metafora della creazione ma anche della distruzione. Le sue immagini sono molto diverse a seconda dell'aspetto della divinità che vogliono sottolineare. Spesso dalla sua testa sprizza uno zampillo d'acqua, immagine che intende richiamare il fiume sacro Gange, perché l'acqua è simbolo di creazione. I capelli di Shiva sono mossi, espressione del vento e del respiro della vita. Il cobra attorno al suo collo rappresenta la capacità di vincere la morte. Shiva è spesso vestito di una pelle di tigre, per rendere evidente la sua forza e il suo potere. A volte, invece, indossa una pelle di elefante, che rappresenta l'orgoglio, oppure una pelle di cervo, simbolo di una mente vigile e pronta.

I TEMPLI NELLA ROCCIA

I templi "ratha" sono esempi di templi indù costruiti scavando una roccia monolitica. Si collocano a metà strada tra i templi buddisti ricavati nella montagna e quelli indù, ricchi di pinnacoli e decorazioni.

COME UNA MONTAGNA

I templi indù hanno quattro parti principali: il portico d'ingresso, la sala dell'assemblea e una seconda sala che introduce alla stanza interna, il santuario, dove si trova la statua della divinità. 
La struttura dei templi di Khajuraho si ispira alle cime innevate della catena dell'Himalaya.

UN MAUSOLEO PER LA SPOSA

Il mausoleo di Taj Mahal è stato fatto costruire da Shah Jahan, imperatore Moghul, per ricordare la sua amata sposa defunta, Mumtaz Mahal, da cui prende nome il palazzo. I quattro minareti che lo circondano sono alti 41 metri. La sala centrale, a pianta ottagonale, ospita le tombe dell'imperatore e della sua adorata moglie: la tomba dell'imperatore è l'unico elemento asimmetrico di tutta la costruzione.

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