CINA

  L'arte nel mondo: Cina

UNA LUNGA TRADIZIONE

La storia dell'arte cinese ha origini antichissime. Il vasto territorio dell'Asia che va sotto il nome di Cina era popolato già nel 5000 a.C. da comunità di agricoltori.
Le prime opere d'arte cinesi arrivate fino a noi sono quelle legate al culto dei morti. Le tombe erano generalmente sistemate sottoterra o in luoghi nascosti, quindi gli oggetti seppelliti con i defunti si sono conservati praticamente intatti.  
Ch'in Shih-Huang-ti (258-210 a.C.) è il primo imperatore della Cina. Sotto il suo impero unito, forte e ben protetto, le arti fioriscono e vengono costruiti palazzi sfarzosi. L'opera più celebre di questo periodo è proprio la grande tomba di Ch'in Shih-Huang-ti, nota per il monumentale esercito di soldati in terracotta che la custodiva. Il periodo d'oro dell'antica Cina coincide con quello della dinastia Han (206 a.C.-220 d.C.). Gli imponenti palazzi imperiali di quell'epoca sono però andati distrutti, perché costruiti in legno: ne abbiamo notizia solo grazie ai testi che ne parlano e ai modellini seppelliti nelle tombe di imperatori e dignitari. Nei mausolei di questo periodo sono stati ritrovati i primi manufatti in giada. 
Dopo secoli di disordini, con la dinastia T'ang (618-906 d.C.) tornano a fiorire le arti e in particolar modo la pittura, che si articola in due scuole: quella "professionistica", dei pittori che lavorano a corte, e quella "erudita". I pittori eruditi operano lontano dalla città imperiale, nelle campagne, e prediligono la pittura di paesaggio.

I GUERRIERI DI TERRACOTTA

La tomba dell'imperatore Ch'in Shih-Huang-ti è stata scoperta nel 1974 da alcuni contadini intenti a scavare un pozzo. È un'opera colossale: venne realizzata in trentotto anni con il lavoro di settecentomila operai. Contiene 7500 soldati di terracotta a dimensione naturale, sistemati in tre fosse, coperte da un tetto di legno impermeabilizzato da stuoie e argilla.

IL CULTO DEI MORTI

Nelle tombe sono state ritrovate numerose suppellettili usate per celebrare i riti funebri. Gli oggetti rinvenuti dimostrano la notevole capacità tecnica degli artisti cinesi nella lavorazione dei metalli. Il ding qui raffigurato serve a cuocere il cibo sul focolare. Le zampe conducono il calore.

PAESAGGI NATURALI

La pittura di paesaggio ha una lunga tradizione in Cina. I pittori "eruditi" amano ritrarre vedute naturali seguendo la propria ispirazione.

L'ABITO DELLA PRINCIPESSA

Lo sfarzoso abito funebre della principessa Tou Wan è composto da 2160 piastrine di giada cucite tra loro con un filo d'oro. 
La lavorazione della giada si diffonde verso la fine del III secolo a.C., quando vengono costruiti strumenti in ferro sufficientemente robusti. La giada è infatti una pietra difficile da lavorare perché molto resistente: proprio per questo si credeva potesse preservare il corpo dalla putrefazione.

CONFUCIANESIMO, BUDDISMO, TAOISMO

La religione influenza l'arte cinese. Le principali dottrine diffuse nel Paese sono tre: il Confucianesimo, il Buddismo e il Taoismo. La più antica è il Confucianesimo: Confucio, il suo fondatore, sosteneva l'importanza delle tradizioni e del rispetto per gli antenati. Gli artisti che si ispirano al Confucianesimo non amano sperimentare e dipingono soggetti antichi. 
Il Buddismo è una dottrina di origine indiana. Gli artisti legati a questa religione scolpiscono e dipingono con uno stile che non è tipicamente cinese, ma simile a quello indiano.
Il Taoismo è una scuola filosofica che si basa sulla venerazione della natura e sulla sua contemplazione: gli artisti taoisti amano dipingere paesaggi.

Art Gallery più
Art Gallery più