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GLI etruschi IL DIO PI BELLO Questo acrotèrio policromo (cioè colorato) proviene da un tempio di Veio e raffigura il dio Apollo. Alcuni studiosi pensano che l opera, per la sua bellezza, possa essere attribuita a Vulca, celebre scultore etrusco di Veio. La statua è a grandezza naturale e ricorda i koùroi, anche se il movimento delle gambe è molto più accentuato rispetto ai modelli greci. Apollo di Veio (fine del VI secolo a.C.), terracotta policroma, h 181 cm. Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. UN CORPO IN TENSIONE La statua della Chimera raffigura un mostro mitologico, con corpo e testa di leone, coda di serpente e testa di capra sul dorso. L animale è colto con la bocca spalancata, mentre arretra per difendersi dal nemico (l eroe greco Bellerofonte che è stato incaricato di ucciderlo). La dedica al dio Tinia incisa sulla zampa indica che si tratta di un dono alla divinità. Mentre il corpo è rappresentato in modo naturalistico, la criniera è resa con ciocche schematiche e rigide. Chimera di Arezzo (V-IV secolo a.C.), bronzo, h 80 cm. Firenze, Museo Archeologico Nazionale.

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Storia dell'Arte - Comunicazione visiva