Save Art: Dal dagherrotipo alla lastra

SAVE ART: Dal dagherrotipo alla lastra

La fotografia nasce nel 1839 in Francia: da quella data ha inizio la storia di un fortunatissimo mezzo di rappresentazione della realtà che ancora oggi, a quasi due secoli di distanza, influenza in modo determinante la nostra vita quotidiana.
Nell’evoluzione della tecnica della fotografia, un momento importantissimo è rappresentato dalla messa a punto del sistema del “dagherrotipo”, un procedimento elaborato in Francia da Louis Daguerre intorno al 1840: una lastra di metallo (argento o rame), trattata con elementi chimici, veniva esposta alla luce per circa tre quarti d’ora, per permettere all’immagine di fissarsi sulla superficie. L’immagine che si otteneva, in positivo, non era riproducibile. Fin da subito il dagherrotipo incontra una straordinaria accoglienza e viene considerato una vera e propria forma d’arte. I dagherrotipi che si sono conservati, spesso raccolti in importanti musei, costituiscono documenti fondamentali per la storia dell’arte e dell’architettura, ma possono rappresentare anche preziose testimonianze visive di eventi e personaggi storici.
L’evoluzione della fotografia porta, nella seconda metà dell’Ottocento, alla diffusione di una tecnica che impiega lastre di vetro per creare dei negativi, da cui poi le immagini possono essere stampate – anche più volte – su carta. Questo procedimento ha permesso una maggiore diffusione della fotografia, che già nella prima metà del Novecento non è più riservata ai soli fotografi professionisti, ma passa a un uso anche non specialistico. Anche questo tipo di supporti è conservato in musei e archivi: si tratta di formidabili “macchine del tempo”, che spesso richiedono delicati e complessi procedimenti di restauro, non diversi da quelli usati per i dipinti.

Art Gallery
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Storia dell'Arte - Comunicazione visiva