Dossier Arte plus - volume 1
4. CRETA E MICENE >> L'arte minoica e micenea
Maschera di Agamennone
La più famosa tra le maschere funebri in oro è stata erroneamente attribuita dal suo scopritore ad Agamennone, l’eroe cantato da Omero (15). Essa mostra il volto del defunto attraverso pochi tratti essenziali: una linea incavata sottolinea le palpebre chiuse, a richiamare la morte; barba, baffi e sopracciglia sono resi tramite sottili incisioni e conferiscono fierezza e nobiltà al ritratto. Di recente, però, l’autenticità del manufatto è stata messa in dubbio: la sua notevole raffinatezza, infatti, la distingue nettamente dalle altre maschere rinvenute, che presentano tratti più sommari (16).Rythón a testa di toro
Da una sepoltura del Circolo A di Micene proviene anche un rythón (un contenitore per i liquidi a forma di corno o di testa di animale usato per le libagioni rituali) a testa di toro (17) databile al XVI secolo a.C. La testa dell’animale è d’argento, mentre le corna, il muso e la rosetta posta al centro della fronte sono stati realizzati in oro. Si tratta di un’opera che testimonia la perizia tecnica raggiunta dagli orafi micenei, nonché un raffinato gusto artistico.
Dossier Arte plus - volume 1
Dalla Preistoria all'arte romana