L’Italia settentrionale

    8.  ITALICI ED ETRUSCHI >> L'arte dei popoli italici

L’Italia settentrionale

In alcune zone dell'Italia settentrionale, fra l'Età del bronzo e l'Età del ferro, si affermano gruppi dall'identità artistica ben definita. Tra questi si contraddistinguono, per la qualità della fattura e l'originalità delle produzioni, le popolazioni dell'area paleo veneta e ligure.

I bronzi atestini

L'arte paleoveneta si contraddistingue soprattutto per la bronzistica, e in particolare per la produzione delle situle. La situla è un vaso tronco-conico in  bronzo, caratterizzato da un collo largo e corto e dotato di coperchio. Veniva utilizzata come contenitore per i liquidi sia nella vita quotidiana, sia nel rituale. Decorate con puntini e bugnette a sbalzo (decorazioni a rilievo circolari), le situle presentano, su fasce sovrapposte, sequenze di motivi fitomorfi (fiori di loto, palmette, rosette) e zoomorfi (leoni, tori, sfingi, grifoni), e scene complesse di guerra e di vita quotidiana delle aristocrazie locali. Gli esemplari più antichi sono stati quasi certamente prodotti a Este (da cui deriva il termine atestino), in provincia di Padova, forse a opera di maestranze giunte dalla città etrusca di Bologna (l'antica Felsina). 

Situla Benvenuti

Tra i bronzi atestini della fine del VII secolo a.C. si trovano veri e propri capolavori, come la nota Situla
Benvenuti  (10-11). Rinvenuta a Este in una tomba a cremazione, essa faceva parte di un ricco corredo funerario appartenuto a una donna importante. Nella decorazione, che corre lungo il vaso in tre fasce sovrapposte, sono visibili (dall'alto verso il basso) una scena che raffigura probabilmente la premiazione di un vincitore, una scena agreste e, infine, una scena di guerra (12). Elementi di tipo orientalizzante, come esseri fantastici e motivi fitomorfi, arricchiscono le tre fasce figurate, mentre sulla spalla e sul collo corre una fila di rosette a puro scopo esornativo. L'opera, oltre a essere una testimonianza della raffinata produzione artistica atestina, costituisce un importante documento per la conoscenza della vita quotidiana di queste popolazioni e in particolare dell'élite aristocratica.

  › pagina 185   

L'arte ligure

La civiltà ligure si caratterizza per un gruppo omogeneo di testimonianze artistiche, le statue-stele della Lunigiana. Si tratta di oltre cinquanta esemplari scoperti lungo il corso del fiume Magra, in un'area che va da Pontremoli a La Spezia. Si suppone che fossero segnacoli di tombe o, forse, statue di dèi o eroi divinizzati, destinate al culto. Le statue sono ripartite in tre gruppi databili indicativamente al III, al II e al I millennio a.C. Il primo gruppo comprende esemplari in cui dalla forma a stele emerge solo parzialmente il contorno della testa; il viso è indicato da un'incisione a U, con occhi, orecchie e dita solo accennati. Le stele maschili presentano, sotto le mani, un pugnale a lama triangolare; quelle femminili si caratterizzano per i seni (13). Il secondo gruppo presenta la testa che si distacca maggiormente dal busto e che, per la forma espansa, è definita "a cappello di carabiniere"; nel volto si intravede il naso. Come nel caso del primo gruppo, le stele maschili presentano un pugnale (14) e talora l'ascia, quelle femminili seno e collana. Il terzo gruppo, più recente e ascrivibile all'Età del ferro, mostra una resa a tutto tondo e un notevole naturalismo, con tratti del volto accentuati, cintura, attributi anatomici e armi. Le stele presentano in alcuni casi iscrizioni in alfabeto etrusco. Un esempio del terzo gruppo è la stele Bigliolo (15).

   » il Punto su… 

L'ARTE ITALICA

  • L'arte italica è l'arte prodotta dalle popolazioni della Penisola dall'Età del bronzo (III-II millennio a.C.) fino alla conquista romana (III secolo a.C.).
  • Si tratta di un'arte anonima e variegata, conosciuta soprattutto grazie ai corredi funerari.
  • Tra gli influssi esterni, i più importanti sono quelli greci, in parte mediati dagli Etruschi.
  • Le produzioni più importanti sono rappresentate dalle stele funerarie (Iapigi, in Puglia), dai manufatti in bronzo (Lucani, in Basilicata), dalle  sculture in pietra (Piceni, nelle Marche e in Abruzzo).
  • In Sardegna i nuraghi (torri tronco-coniche) danno il nome a una civiltà che produce anche oggetti in bronzo.
  • Nell'area settentrionale si segnalano in particolare i bronzi atestini (da Este, presso Padova) e le statue-stele della Lunigiana.

Che cos'è

  • stele (plurale: stele): lastra oblunga di marmo o di pietra, ornata con decorazioni, rilievi o iscrizioni, infissa nel terreno o poggiata su un basamento; può indicare una sepoltura (stele funeraria) o lo scioglimento di un voto (stele votiva). Tra i popoli italici è diffusa la statua-stele, che imita in modo schematico la figura umana.


  Stele femminile daunia, VII-VI secolo a.C. 

  Statua-stele maschile “Bigliolo”, VI secolo a.C.

  DOMANDE GUIDA
1. È possibile individuare caratteristiche unitarie nell'arte italica? Per quali motivi?
2. Quali culture italiche sono caratterizzate dalla produzione di oggetti in bronzo?
3. Quali erano l'aspetto e la probabile funzione delle cosiddette "madri" di Capua?
4. Presso quali popoli italici si afferma la produzione di sculture a tutto tondo?
5. Che cosa si indica con la parola "situla"?

Dossier Arte plus - volume 1
Dossier Arte plus - volume 1
Dalla Preistoria all'arte romana