IL RISCHIO SISMICO
La maggiore o minore probabilità che un terremoto possa scatenarsi
in una determinata zona è detta rischio sismico.
Prevedere il momento e il luogo esatto in cui si verificherà un sisma è impossibile ma, come abbiamo visto, si sa che molto spesso i terremoti si originano lungo le faglie. Inoltre, è noto che a seconda della composizione geologica del suolo un terremoto può causare più o meno danni in superficie. Su queste basi si individuano le zone a rischio e si può cercare di metterle in sicurezza, per esempio progettando edifici capaci di resistere a scosse anche di notevole intensità. In Giappone e negli Stati Uniti, due Paesi con numerose zone a elevato rischio sismico, sono state messe a punto tecniche costruttive che permettono di contenere i danni, inserendo strutture ammortizzanti nelle fondamenta degli edifici e utilizzando materiali elastici, capaci di assorbire l’energia sprigionata dal terremoto oscillando senza spezzarsi.
Esistono vere e proprie carte del rischio sismico (6), che in Italia vengono redatte dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in cui sono evidenziate le zone a maggiore e a minore rischio, sulla base non tanto di eventi sismici già avvenuti quanto della composizione e della struttura del suolo.
(6) Il rischio sismico in Italia