Fino a tutto il Settecento il pensiero predominante nella comunità scientifica era che le specie viventi, animali e vegetali, fossero fisse, immutabili nel tempo. A questa concezione, nota con il nome di fissismo, era associato, già nella seconda metà del Seicento, il creazionismo, una credenza di origine filosofica e religiosa secondo la quale gli organismi viventi sono stati creati da un’entità divina, all’atto della creazione, e rimangono sempre uguali a se stessi.
A partire da Aristotele (VI secolo a.C.), che fu il primo zoologo importante e che era convinto che gli organismi fossero stati creati da un «principio perfezionatore», queste idee prevalsero per secoli. Scienziati di fama, tra cui anche Linneo, erano sostenitori del fissismo e del creazionismo (anche se Linneo si era accorto, con i suoi studi sulle piante, che nuove specie possono formarsi incrociando piante diverse, contrariamente alle teorie fissiste). L’idea, però, che gli esseri viventi potessero mutare nel tempo non è mai stata del tutto ignorata. Infatti, ancora prima di Aristotele, diversi filosofi greci avevano una, seppur vaga, idea di evoluzione; idea che venne riproposta nei secoli, anche nel Medioevo, da diversi studiosi.
Nel Settecento, il movimento culturale dell’Illuminismo diede nuovo impulso alle scienze naturali. Anche importanti religiosi, appartenenti all’ordine dei gesuiti, misero allora in dubbio la teoria creazionista, ritenendo che non desse sufficienti spiegazioni alle conoscenze che via via venivano acquisite: per esempio, la certezza che i fossili fossero resti di organismi vissuti in epoche precedenti, mentre, fino a tutto il Seicento, si riteneva che fossero veri e propri “scherzi della natura”, ossia rocce plasmate da agenti non ben precisati, che assumevano forme simili ai viventi.
La scoperta della vera natura dei fossili e, nell’Ottocento, gli studi del geologo Charles Lyell, che dimostrarono come l’erosione, la sedimentazione, la formazione delle montagne fossero processi continui, evolutivi, contribuirono in modo determinante a smantellare la validità scientifica del creazionismo e del fissismo e prepararono il terreno alle teorie evolutive.