Unità 6 LA STORIA DELLA TERRA

1 Terre in movimento

Che cos’è la deriva dei continenti? 
Che cosa sono le dorsali oceaniche? 
Come si espandono i fondali oceanici? 


Era il 1912 quando il meteorologo tedesco Alfred Lothar Wegener, osservando un planisfero, notò un particolare che attrasse la sua attenzione: il profilo delle coste orientali dell’America Meridionale combaciava perfettamente con quello delle coste occidentali dell’Africa (1). Ben presto lo studioso si accorse che anche i profili degli altri continenti combaciavano, come in un puzzle.

LA TEORIA DELLA DERIVA DEI CONTINENTI

Partendo dalle sue osservazioni, Wegener elaborò una teoria che divenne presto famosa, la deriva dei continenti, secondo la quale in passato le terre emerse non occupavano le posizioni attuali, ma erano riunite in un unico grande blocco: un supercontinente che lo studioso chiamò Pangea (dal greco, “tutta terra”) e che doveva essere circondato da un unico oceano, Panthalassa (dal greco, “tutto mare”). Secondo Wegener, dunque, la superficie terrestre non era statica, bensì in continuo movimento: nel corso di centinaia di milioni di anni, le terre emerse si erano lentamente separate, spostandosi come zattere alla deriva fino alle posizioni odierne.
Anche se non riuscì a identificare quale “motore” determinasse tale movimento, Wegener portò alcune prove a sostegno della sua teoria.


  io studio  

  • Alcune formazioni rocciose presenti lungo la costa orientale dell’America Meridionale erano straordinariamente simili a formazioni rocciose presenti lungo la costa occidentale africana.
  • Sia in Africa sia in Sudamerica erano stati trovati resti di Mesosauro (2), un piccolo rettile acquatico vissuto centinaia di milioni di anni fa; questo animale d’acqua dolce non era in grado di vivere in acque salate né tantomeno di attraversare l’oceano.
  • Il ritrovamento in Brasile, Africa Meridionale, India, Antartide e Australia dei resti fossili di una felce, la Glossopteris, provava che anticamente su quelle terre era diffusa la stessa flora e quindi doveva esserci lo stesso clima.

Scienze evviva! - volume 3
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