Comportamento territoriale

 Unità 14 ECOLOGIA E COMPORTAMENTO ›› 3 I comportamenti sociali

COMPORTAMENTO TERRITORIALE

Il comportamento territoriale, o territorialità, è la difesa attiva esercitata da un animale, o da un gruppo di animali, nei confronti del proprio territorio, ossia di quella parte di habitat in cui vive, si nutre, ha la sua tana, si riproduce e alleva la prole. Gli animali che difendono il proprio territorio sono definiti territoriali.
La territorialità si ritrova tanto negli invertebrati, come insetti e crostacei, quanto nei vertebrati. Le dimensioni dei territori e le modalità con cui vengono delimitati i confini variano molto da specie a specie: i mammiferi, per esempio, marcano il proprio territorio, ossia ne segnano la proprietà, attraverso sostanze odorose rilasciate da speciali ghiandole, come fanno i gatti quando strusciano con insistenza il muso su diversi oggetti, oppure contenute nell’urina, come nel caso dei cani (8).
Per un animale territoriale, maschio, disporre di un territorio significa avere maggiori probabilità di attrarre una femmina e, di conseguenza, di riprodursi. Inoltre il comportamento territoriale è maggiormente pronunciato in quelle specie che mettono in atto cure parentali, ossia quelle specie in cui l’allevamento della prole richiede attenzioni particolari.

CORTEGGIAMENTO

Gli individui di una stessa specie, maschi e femmine, devono riprodursi: solo in questo modo, infatti, si generano nuovi individui e la specie sopravvive nel tempo. Il comportamento che serve a comunicare la propria disponibilità all’accoppiamento prende il nome di corteggiamento.
In generale, negli animali è il maschio che cerca di attrarre una femmina, e il corteggiamento è un comportamento molto ritualizzato, preciso, che varia da specie a specie: danze, offerte di cibo, anche combattimenti con altri pretendenti. I colori sgargianti, le piume ornamentali, corna e appendici varie sfoggiate dai maschi di molte specie sono tutti caratteri esteriori che servono a renderli più attraenti per le femmine e ad aumentare l’efficacia del corteggiamento.
Le femmine, dal canto loro, non assistono passive: sono loro che scelgono il maschio che ritengono migliore, cioè quello con il quale assicurare il successo riproduttivo della specie (che significa fare il maggior numero di figli, sani e forti, i quali a loro volta possano riprodursi).

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Rituali di corteggiamento

Combattimento

Anche se molto violenti, è raro che i combattimenti tra i maschi dei cervi per la scelta delle femmine portino alla morte di uno dei combattenti: lo scopo, infatti, è solo quello di mostrare la propria superiorità.

Piumaggio sgargiante

A differenza della femmina, che ha un piumaggio neutro, il maschio del pavone comune ha una livrea sgargiante, che mette in mostra durante il corteggiamento formando la cosiddetta “ruota”: le penne da cui è formata possono raggiungere i 2 m di lunghezza.

Danza

La sula piediazzurri, un uccello marino che vive sulle coste del Sudamerica, si chiama così per il colore intenso delle sue zampe palmate, che i maschi mettono in mostra, sollevandole, durante il corteggiamento.

CURE PARENTALI

In diverse specie di vertebrati gli adulti riservano ai loro cuccioli attenzioni e cure particolari, che servono a proteggerli in un delicato momento della vita. Tali accorgimenti sono definiti cure parentali e comprendono le cure rivolte alle uova fecondate, la costruzione di nidi, la nutrizione dei piccoli e il supporto fornito loro finché non sono in grado di vivere autonomamente e provvedere da soli al proprio nutrimento.
Le cure parentali si trovano in tutti i gruppi di vertebrati: sono presenti in molti pesci, anfibi e rettili. Negli uccelli e nei mammiferi sono una costante; in questo caso, però, poiché le energie investite in queste cure sono molte, è basso il numero dei figli generati ogni volta, in modo tale da assicurare a tutti il raggiungimento dell’età indipendente.

Scienze evviva! - volume 1
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